ANNO 14 n° 117
Corse a vuoto,
oggi le prove
Una tradizione lunga anni che riunisce tutto la cittadina lacustre
27/08/2016 - 19:25

ROCIGLIONE - La corsa a vuoto dei cavalli barberi a Ronciglione ha appena concluso le batterie di prova a cui seguiranno le eliminatorie, ma come per magia nessuno è stato escluso e i cavalli barberi hanno saputo far unire anche chi spesso non è capace di fare squadra.

Il gioco storico della corsa dei barberi, i cavalli che corrono a vuoto senza fantino, serviva a differenza di tutti gli altri giochi con equidi non per addestramento alla guerra, ma per prendere 'a giro' una città chiusa, con i cavalli che corrono liberi tutto intorno ad essa. Un gioco diverso, dunque, senza alcun intento bellico, assolutamente unico che oggi rimane solo a Ronciglione; è la forte testimonianza di una tradizione culturale, sentita dai cittadini e che rappresenta un autentico e attestato gioco storico.

Ciò che caratterizza il nostro territorio è la ricchezza di tali vivaci tradizioni, rinnovate ogni volta ad evidenziare la volontà di mostrare la propria ''fiera'' appartenenza ad un luogo; oggi grazie a questo spirito, a questo legame che fa rivivere emozioni, suoni, ricordi di bambini, la corsa è partita , ma non per escludere, non per contrapporre, bensì per unire la città attorno ad un’idea di condivisa appartenenza in cui ciascuno può sentirsi elemento fondamentale.

Un occhio accorto avrà notato, tra i partecipanti, un folto gruppo di butteri su cavalli maremmani, razza riconosciuta nel mondo grazie al suo primo presidente Nazzareno Mordacchini Alfani, storico capitano degli Ussari a Ronciglione e inoltre i giovani divenuti protagonisti, la Pro loco, che ha fornito tutte le attrezzature per la mossa, i rioni che hanno preso vita imbandierando e vivacizzando la città.

E con lo stesso senso di appartenenza ad una più ampia comunità, in questi tragici giorni che tutti solidalmente condividiamo, la Pro Loco ha concesso i locali della sua sede (un tempo luogo cruciale per l’organizzazione delle corse) alla Croce Rossa per farne un punto di riferimento, informazione e raccolta a favore dei terremotati della nostra regione, un atto di generosa sensibilità che nasce - appunto - dalla tradizione di un’ intera città.

E poi la corsa: sullo stesso balcone che dà sulla piazza, ad applaudire i ragazzi, erano insieme, il presidente della Pro loco, i sindaci dei comuni limitrofi, gli assessori del territorio , il presidente regionale dei giochi storici, tutti ammirati dell'impegno dei ragazzi ''Amici del Palio'', del lavoro dell'amministrazione, colpiti dal valore di una tradizione così sentita da voler dare la propria testimonianza per fare di questa festa, di questa tradizione un'opportunità per Ronciglione e per l'intera Tuscia.

Auguriamo a tutti di conservare questo sapore di unità, questo senso di appartenenza libera che i cavalli con la loro corsa hanno saputo raccontarci.







Facebook Twitter Rss