ANNO 14 n° 117
Consorzio Biblioteche
Maurizio Scaparro dona
la propria collezione
Nasce ''scienze dello spettacolo''
16/07/2015 - 15:28

di Roberto Pomi

VITERBO – Il Consorzio Biblioteche triplica, nasce infatti la biblioteca dedicata alle arti dello spettacolo. Ad aprire le danze il maestro Maurizio Scaparro, uno dei registi di teatro italiani più noti a livello internazionale, che ha donato al Consorzio parte della sua biblioteca personale.

Una decisione maturata da qualche tempo e comunicata ufficialmente in data 9 luglio al commissario Paolo Pelliccia, tramite lettera. L’altra parte dei libri e materiali audiovisivi vari di proprietà del maestro è invece andata al Teatro della Pergola di Firenze.

Si tratta di un patrimonio di grande valore, che già ha iniziato ad arrivare nei magazzini del Consorzio. La notizia è stata data questa mattina all'interno di un'apposita conferenza stampa. Il nuovo segmento troverà collocazione in 150 metri di uffici all’interno della sede di viale Trento, già da tempo sistemati. Così questa biblioteca prenderà vita nell’arco di un mese circa. E l’azione di Scaparro di fatto rappresenta l’incipit di un meccanismo che sta macinando altre donazioni. Lo stesso Pelliccia ha donato 400 volumi sulle arti dello spettacolo della propria biblioteca privata. Ma anche altri privati di Viterbo aiuteranno l’iniziativa con ulteriori donazioni e lo stesso stanno per fare artisti, intellettuali, critici, giornalisti che hanno sposato la causa perché condividono la prospettiva di Pelliccia. Tra questi Renzo Rossellini, figlio del grande registra Roberto, che interverrà prossimamente aggiungendo ulteriore materiale all’archivio.

All’interno della biblioteca delle arti dello spettacolo anche manoscritti e sceneggiature originali di Zavattini, Fellini, Pasolini.

''Invece di morire il Consorzio rinasce – commenta così Pelliccia -. Quello che stiamo costruendo è un’eccellenza con volumi importanti sul cinema, le arti, l’opera, il balletto, il cinema e l’arte. Si tratta di un segmento specifico, con pochi precedenti simili in Italia. Prossimamente arriveranno anche dei laureandi da Venezia e altre parti d’Italia per consultare i nostri volumi su Don Chishiotte, Molier e Goldoni. Credo sia un segnale importante''.

Sulla partita è intervenuta anche la Fondazione Carivit che ha messo a disposizione dei fondi per realizzare quella che si chiamerà ''Biblioteca delle Scienze dello Spettacolo''.






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