TUSCANIA - Via libera da parte del Consiglio di Stato a due impianti fotovoltaici in provincia di Viterbo: uno in località Pian di Vico a Tuscania (potenza 150 mega watt picco) e un altro suddiviso tra Montalto di Castro, località Campomorto, e Canino (90 Mega watt picco). Grandi impianti (quello di Pian di Vico è stato definito come uno dei primi dieci d'Europa, 250 ettari) contro la cui possibile realizzazione scesero in campo diverse associazioni ambientaliste della provincia.

Il Consiglio di Stato si è pronunciato lunedì scorso sui ricorsi proposti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Mibact (oggi Ministero della Cultura) e dal Consiglio dei Ministri per la riforma delle sentenze del Tribunale amministrativo regionale numero 6350 e 6351 del 28 maggio 2021, con le quali il Tar ha dato ragione alle società che hanno presentato i progetti.

Ma andiamo con ordine. I due impianti vennero autorizzati nel 2019 dalla Regione Lazio all’esito dell'apposito iter in conferenza dei servizi, durante il quale la Soprintendenza espresse pareri negativi. Contro le determinazioni regionali i Beni culturali fecero quindi opposizione al Consiglio dei ministri, chiedendo e ottenendo che fossero annullate. Ma la vicenda non si chiuse lì. Infatti, l’esito dei ricorsi al Cdm fu a sua volta impugnato dalle società proponenti innanzi al Tar, dove alla fine ad essere azzerate sono state le deliberazioni del Consiglio dei ministri a favore del Mibact, sia quella su Pian di Vico che l'altra su Campomorto. Di lunedì la sentenza del Consiglio di Stato che conferma la pronuncia emessa dal Tar in primo grado e che mette fine a questa articolata controversia.

Dettagli e reazioni nell’edizione di domani.