ANNO 14 n° 118
''Conoscere Draghi
il sogno di noi alunni''
Gli studenti dell'istituto viterbese partecipano ad un concorso europeo
07/02/2016 - 02:00

Salve, mi chiamo Claudia Ceccolongo e frequento la classe 5C SIA all’ITE Paolo Savi e sto scrivendo questo articolo per testimoniarvi come stiamo riuscendo a realizzare il nostro sogno.

Qualche mese fa, curiosando per i siti di economia di cui sono molto appassionata, sono venuta a conoscenza di un concorso dal titolo Generation Euro Students Award indetto dalla Banca Centrale Europea in cooperazione con le Banche Centrali nazionali di 11 Paesi dell’Eurozona. In sostanza si basa sulla politica monetaria e su cosa faremmo se fossimo al posto del Consiglio Direttivo della Bce, ovvero quale decisione intenderemmo prendere circa il tasso ufficiale di riferimento ed altre manovre di politica monetaria non convenzionali, sulla base di analisi economiche e monetarie condotte in proprio a livello europeo ed internazionale.

Noi ragazzi del Savi, presi dall’entusiasmo e dalla voglia di metterci in gioco, ci siamo iscritti formando una squadra da cinque il cui nome è ''Il Sogno'' perché conoscere Mario Draghi è proprio quello che desideriamo e che questo concorso permette ai vincitori della gara dei singoli Paesi partecipanti.

Abbiamo affrontato due delle tre manche previste, superandole brillantemente. Ora siamo arrivati alla finale a cui hanno avuto accesso, insieme a noi, solo altre due squadre in tutta Italia. Le squadre partecipanti complessive a livello europeo erano 130, di cui sono arrivate in finale solo 33 e vinceranno solo 11.

Per l’ultima manche ci dovremo presentare in Banca D’Italia il 10 marzo prossimo al fine di esporre oralmente le nostre analisi con annessa decisione di fronte ad una commissione di esperti della banca stessa.Ciò che possiamo dire è che siamo fieri dei progressi fatti finora e che potremo esserlo ancora di più nel momento in cui vinceremo, perché vogliamo fortemente che quel giorno rimanga impresso nella nostra memoria come intriso del profumo più dolce che esista: quello della vittoria.

Claudia Ceccolongo






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