ANNO 14 n° 117
Con Ventura Soriano si tinge d'azzurro
Il probabile allenatore della Nazionale ospite d'onore al premio Calabrese
22/05/2016 - 19:15

di Andrea Arena

SORIANO NEL CIMINO – Il mistero è sempre quello, affascinante: ogni anno, da cinque, il meglio del calcio italiano – presidenti, dirigenti, allenatori, giornalisti – un giorno di maggio sbarca a Soriano nel Cimino. Con la pioggia, come l'anno scorso, o con il sole, come stavolta. Tutti qui, per rispondere alla chiamata del premio Calabrese, intitolato al grande giornalista scomparso, direttore di Panorama, La Gazzetta dello sport, il Messaggero.

Qui tutte le foto del premio Calabrese

Tutti qui, a prendere la castagna d'oro, un riconoscimento che grazie all'ideatore Antonio Agnocchetti (nato sui Cimini, ex addetto stampa della Lazio tra le altre cose) è diventato un classico di fine stagione per il calcio italiano, quando i veleni sono smaltiti – o quasi – e ci sentiamo tutti un po' più amici. E poi, questi del premio, sono pure furbi, perché ad ogni edizione riescono ad azzeccare gli ospiti giusti, invitando i personaggi più caldi del momento e ricavandosi dunque un bel ritorno mediatico. Se l'anno scorso il pezzo grosso era Massimo Ferrero, il presidente gojo della Sampdoria, e l'anno prima Clarence Seedorf (appena scaricato dal Milan), oggi tutte le telecamere erano puntate su Giampiero Ventura, allenatore del Torino e ad un passo dalla panchina della Nazionale. Così, il tecnico genovese arriva all'hotel Bastia di Soriano marcato dal circo mediatico: Sky, Sport mediaset, Raisport. Tutti a chiedergli di cantare azzurro, e lui che da vecchio marpione fa il vago, dice che ''ogni allenatore sarebbe onorato e gratificato di un accostamento simile'', e poi si concentra sul suo prossimo matrimonio, il 1 giugno a Bari con Urbano Cairo, presidente del Toro, a fargli da testimone.

Dentro l'albergone, il premio è presentato da Giuseppe Di Piazza (Corriere della Sera, in sella dalla prima edizione) e dalla qui debuttante Diletta Leotta, anni 25, volto emergente di Sky, e che volto: metà platea è qui per lei. L'altra metà è per Pierluigi Pardo, giornalista istrionico di Mediaset (quello di Tiki Taka), richiestissimo per i selfie. Anche Andrea Scanzi (Il Fatto Quotidiano), ruba gli sguardi delle signore. Antonella Clerici, in completo primaverile rosa, arriva per ultima e fa l'ingresso che si concede soltanto alle dive. Autoironica, però, la signora de La Prova del cuoco, quando cita una sua gaffe storica: ''Quella volta ero davvero convinta di aver detto 'non posso vivere senza calcio. Invece dissi un'altra cosa…''' Basta verificare personalmente il lapsus su Youtube, e sono Bigazzi amari.

I premiati sfilano sul palco senza soluzione di continuità, non prima che il sindaco Fabio Menicacci (che questo premio lo istituì) possa autopromuoversi un po' in vista delle elezioni comunali prossime venture: ci sta. E qui: Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, Alessandro Bonan, volto figo di Sky (mocassino senza calzino), il presidente del Cagliari Giuliuni dà buca (''Ha la cresima del figlio''), Roberto Pruzzo (O Rey di Crocefieschi) pure. Prendono la castagna, d'oro, anche Alessandro Catapano della Gazzetta dello sport, l'allenatore del Crotone Juric, Simona Rolandi pure di Raisport, l'amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci, premiato dal patron della Viterbese Piero Camilli (gli avrà chiesto qualche giocatore?), il tecnico del Pescara quarto in serie B Massimo Oddo. E ancora: la leggenda della Lazio del primo scudetto, il portiere Felice Pulici. E infine, Ventura, molto sornonione.

La figlia di Pietro Calabrese, giornalista a sua volta e neomamma, abbraccia tutti, commossa. E la Clerici: ''Penso sempre a tuo papà. E a come sarebbe contento di essere nonno, oggi''. Sipario: la gente sfolla, Soriano da domani tornerà ad essere un tranquillo borgo di provincia. Oggi, invece, era la capitale del calcio italiano. Come succede da cinque anni a questa parte, in un giorno di primavera.







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