ANNO 15 n° 220
Comitato Pro Palestina di Vetralla: “La pace deve essere il punto di partenza”
La denuncia di un atto definito censorio e discriminatore
08/08/2025 - 08:46

VETRALLA - In occasione della tradizionale manifestazione del 10 agosto Notte di San Lorenzo – Stelle e Candele, il Comitato Pro Palestina e Spontaneo per la Pace di Vetralla denuncia pubblicamente un atto di esclusione arbitraria da uno spazio pubblico e condiviso.

All’esito di interlocuzioni e richieste pacifiche e regolari, l’associazione organizzatrice, in persona della sua Presidente pro tempore, ha respinto la presenza simbolica del Comitato, motivando la decisione con ragioni burocraticamente inconsistenti e discutibili.

La vicenda nasce da una prima richiesta del Comitato di realizzare, all’interno del percorso di candele previsto per la serata, una bandiera della Palestina. Una proposta simbolica, pacifica, in linea con lo spirito contemplativo e riflessivo della manifestazione. Tuttavia, la proposta è stata bocciata perché giudicata “un tema troppo tragico” per l’atmosfera della festa più fiabesca.

Non scoraggiato, il Comitato ha quindi presentato un’ulteriore richiesta: comporre con le candele la bandiera della pace, simbolo universale e trasversale che trascende ogni conflitto. Anche questa proposta è stata respinta senza alcuna motivazione chiara.

A quel punto, l’associazione organizzatrice ha accordato verbalmente al Comitato la possibilità di allestire un semplice banchetto informativo fuori dal percorso delle candele, previo invio di una richiesta formale, inoltrata alla stessa associazione e per conoscenza ed ai soli fini di sicurezza pubblica anche al Comune, alla Polizia Locale, ai Carabinieri ed alla Questura. Una procedura limpida, trasparente e conforme ad ogni logica di buon senso e rispetto istituzionale.

Eppure, proprio questo passaggio è stato usato come pretesto per un diniego definitivo. In una comunicazione ufficiale, priva di fondamento logico, l’associazione organizzatrice, in persona della sua Presidente pro tempore, ha dichiarato che essendo pervenuta la suddetta comunicazione agli uffici comunali ed avendo “scavalcato” le competenze, si sarebbe negata tale possibilità.

Una motivazione che lascia attoniti. Come può essere considerato “scavalcamento delle competenze” il semplice inoltro di una richiesta anche agli enti preposti alla sicurezza ed alla gestione del suolo pubblico? Perché un simbolo di pace e dialogo, come la bandiera della pace, viene escluso da un evento che si richiama alla bellezza, alla comunità ed al cielo stellato?

Il Comitato Pro Palestina e Spontaneo per la Pace di Vetralla denuncia un atto discriminatorio e censore, che nulla ha a che vedere con la tutela dell’ordine pubblico o con la natura dell’evento, ma che appare invece come una presa di posizione politica mascherata da burocrazia.

In un momento storico in cui la pace dovrebbe essere il punto di partenza di ogni dialogo civile, a Vetralla viene negato persino lo spazio per una candela.






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