CIVITA CASTELLANA -
In sicurezza, ma si ricomincerà. Le fabbriche del distretto industriale della ceramica ripartiranno, in sicurezza, a fine “quarantena”. Ovvero dopo il 3 aprile. E' stato Augusto Ciarrocchi, presidente della Ceramica Flaminia nonché presidente della sezione ceramica di Unindustria, a dichiararlo.
''Spero che prima di tutto vengano adottati altri criteri per la sospensione della attività – dice l’imprenditore – perché l’eventiale a proroga sarà un altro duro colpo per l’economia locale e anche del paese. Come? Utilizzando non più il grossolano sistema dei codici Ateco, ma un criterio basato sul rischio effettivo e non potenziale di contagio''.
Il periodo ha, inevitabilmente, portato alla riduzione della richiesta e una produzione minore: ''Avrebbero lavorato in uno spazio di 25.000 metri quadrati, a distanza di decine di metri uno dall’altro. Soltanto pochissimi lavoratori, per poco tempo nel corso della giornata lavorativa, avrebbero operato a distanza ravvicinata nel rispetto però delle procedure igieniche ed organizzative, già adottate e con la dotazione dei mezzi di protezione individuale (mascherine, guanti, occhiali ecc.)''.