TARQUINIA - ''Sollecitati dai lavoratori Coop ex Ingrande di Tarquinia abbiamo presentato un'interrogazione al ministro dello Sviluppo economico affinché si possa valutare l'opportunità di far intervenire l'Autorità garante della concorrenza e del mercato''. Lo rende noto il portavoce 5Stelle della Tuscia Massimiliano Bernini, che aggiunge: ''Nel 2013 nello scambio tra Coop e Gruppo Tuo, alla Coop sono andati i 54 punti vendita a marchio Despar e InGrande presenti principalmente a Roma e nel Lazio. Attraverso una cessione ramo aziendale, la catena InGrand» è passata sotto la regia di Distribuzione Roma Coop srl e durante il corso del 2013 e di parte del 2014, l'azienda ha messo in atto una serie di politiche commerciali per il traghettamento dei negozi oggetto di cessione aziendale da parte del gruppo Tuo, verso il marchio Coop. Nel comune di Tarquinia si è infine verificata una situazione che due punti vendita dello stesso marchio (Coop ed ex Ingrande) si trovassero a poche decine di metri di distanza l'uno dall'altro. Da quanto riportato dalla stampa e dagli stessi lavoratori sembrerebbe che l'azienda abbia applicato dei prezzi differenti per gli stessi prodotti tra il supermercato ex Ingrande e l'adiacente Coop di Tarquinia. Di fatto il 30 marzo del 2016 è stato consegnato l'avvio di procedura di mobilità per venti dipendenti dell'ex supermercato Ingrande di Tarquinia avviato quindi alla chiusura. L'accusa di stampa e operatori del settore è che Coop compera marchi minori per poi smantellarne i punti vendita, in modo da non avere concorrenti. D fronte a questa situazione – conclude Bernini – ci siamo rivolti al ,inistro dello Sviluppo Economico per capire se ci sono i margini di azione per l'Autorità garante della Concorrenza e del mercato, la quale ai sensi della legge istitutiva potrebbe avviare un'indagine conoscitiva per fare chiarezza''.