ANNO 14 n° 118
Chiusura delle scuole, Giampieri: ''Decisione sofferta ma inevitabile''
I dirigenti scolastici: ''La mancanza di personale avrebbe compromesso la normale ripresa delle lezioni''
Alessandra
15/01/2022 - 06:37
di Alessandra Sorge




CIVITA CASTELLANA - La chiusura delle scuole di ogni ordine e grado a Civita Castellana, voluta dal sindaco Giampieri con apposita ordinanza, ha diviso inevitabilmente in due il paese tra favorevoli e contrari. Sulla pagina Fb del Comune si rincorrono commenti tra chi si trova d'accordo con la scelta del sindaco, ravvisandone il principio precauzionale e chi, invece, delegittima l'azione del primo cittadino esprimendone parere contrario. Tra questi ultimi c'è chi pensa che il problema dell'aumento dei contagi non sia legato all'affluenza nelle scuole, visto il picco di contagi verificatosi a scuole chiuse. C'è chi, in modo molto più generico, non trova giusto far chiudere la scuola e lasciare aperti altri generi di attività. Ma la preoccupazione maggiore viene espressa dai genitori che lavorano e non sanno a chi affidare i propri figli.  
C'è chi lamenta l'abitudine dei giovani di creare assembramenti in giro, rendendo di fatto inutile il provvedimento. Le critiche si fanno spesso accese e rimbalzano da una parte all'altra della città, colpendo anche i diretti interessati, come la titolare di un asilo nido privato, per la cui chiusura non è previsto nessun tipo di sostegno economico:” Sono titolare di un nido privato e trovo assurda l'ordinanza emessa dal sindaco sulla chiusura delle scuole in quanto i contagi in aumento sono avvenuti a scuole chiuse. E inoltre trovo assurdo che le scuole sia pubbliche che private siano chiuse, mentre strutture ricreative, parchi divertimento e sale giochi siano aperte, dove offrono accesso ai bambini e ragazzi di ogni età senza nessun controllo, come supporto ai genitori in difficoltà! La mia domanda è: non erano più sicuri a scuola divisi in classi ed età, con tutti i dispositivi di sicurezza del caso e il personale vaccinato con tre dosi?”.

D’accordo invece con le decisioni del sindaco sono i dirigenti scolastici alle prese con congedi e quarantene degli insegnanti che, come afferma la preside di un istituto scolastico:”avrebbero inficiato notevolmente la ripresa delle lezioni”.
All’oggettività delle problematiche rilevate nelle ultime settimane, fa eco il primo cittadino Giampieri che tiene comunque a precisare:”Non sono assolutamente favorevole alla chiusura delle scuole, in primis, ma ho ritenuto opportuno ricorrere a questo provvedimento poichè i casi di nuovi positivi sono in netta crescita e questo ha creato un forte stato di allarme. Considerando poi il notevole bacino di studenti che circolano nella nostra città, il tracciamento in affanno e l’impossibilità di fare una campagna a tappeto di tamponi o dotare ogni istituto scolastico di mascherine Ffp2 a sufficienza per tutti, ho ritenuto che non ci fossero le condizioni minime per riaprire le scuole in sicurezza. Il tutto nella previsione del picco pandemico previsto per la fine di gennaio e con lo spettro di un contagio di massa che ho voluto a tutti i costi scongiurare”. “Ciò non toglie – conclude Giampieri – che si possa rivedere l’ordinanza nel caso cambiasse lo stato di criticità attuale”.






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