ANNO 14 n° 117
Centro di accoglienza, a quando le risposte?
Jacopo Polidori (CasaPound): ''Mai concesso un confronto politico da parte del sindaco''
15/10/2016 - 15:47

Riceviamo e pubblichiamo da Jacopo Polidori, portavoce di CasaPound Italia Cimini

VALLERANO - In merito alla delibera numero 94 del 29-07-2016 approvata sulla convenzione da 112.831 euro per il restante 2016 e 192.446 euro per il 2017, tra il Comune di Vallerano e l'Arci di Viterbo, riguardante l' assegnazione di 15 posti di accoglienza da parte del fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo, a tutt’oggi non abbiamo ancora ricevuto risposte alle domande precedentemente poste su un nostro comunicato.

Quindi iniziamo a trarre alcune conclusioni: ormai è chiaro l’attacco che la nostra penisola sta subendo da diverso tempo da parte di un’intera classe politica, vale a dire il completo sfaldamento del tessuto sociale sia dal punto di vista identitario che economico. Questi centri di accoglienza, ospitanti presunti profughi, hanno già creato palesi problemi nelle città più grandi d’Italia, quindi temiamo che il loro insediamento in un centro di soli 2800 abitanti, possa avere un impatto ancora più drastico. Oltre alla nostra ovvia battaglia politica, da sempre a difesa degli italiani e della nostra identità, si aggiunge la battaglia legata alle contingenze pratiche: perché verranno stanziati più di 300.000€ tra il 2016 e il 2017 all’Arci di Viterbo, quando ci sono italiani in difficoltà piuttosto palesi? Inoltre non capiamo per quale motivo si preferisca chiudere gli occhi sulla reale identità di questi richiedenti asilo, nella maggioranza dei casi immigrati economici irregolari, stando alle stime del ministero dell' interno, barattandola con la tranquillità e la sicurezza del paese, da sempre oasi di serenità.

Le altre parti politiche a Vallerano non esistono più, o meglio non sono mai esistite dal 2013 ad oggi. L’unica realtà politica operante anche se non presente in Comune è CasaPound Italia, alla quale però non è quasi mai stato concesso un confronto politico né tramite comunicati e articoli né tramite istanze di accesso agli atti. Così facendo pensano di delegittimare e scoraggiare la nostra attività, ma noi saremo sempre più presenti al fianco di quelle persone che dissentono dal pensiero unico vigente in questo paese. Le altre forze partitiche, qualora pensino di risvegliarsi due mesi prima delle elezioni, tengano bene in mente che noi reclamiamo e reclameremo il nostro diritto a dettare la linea da seguire nel panorama politico locale, presente e futuro.






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