ANNO 14 n° 111
Cene facchini, la Tuscia in tavola
''Basta polemiche, l'unico nostro obiettivo č la solidarietā''
19/08/2017 - 15:43

VITERBO – (aml) Tornano le classiche cene agostane organizzate dal Sodalizio dei facchini in piazza del Duomo dal 22 al 25 agosto. Con una novità assoluta: il menù quest'anno è firmato dai paesi della provincia. Ogni sera una lista diversa: dalla carne maremmana di Monte Romano al cavatello di Vitorchiano, al coregone di Capodimonte e alle specialità di Castiglione in Teverina. E per i tradizionalisti non mancheranno bistecche e salsicce alla brace e nelle serate di martedì e mercoledì trofie all'amatriciana.

Per Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio, ''l'inizio di una collaborazione con associazioni e pro loco della Tuscia'' con l'intento di ampliare il periodo delle cene magari a ''15 giorni coinvolgendo anche altre realtà della provincia''.

Una scelta innovativa, dettata però da situazioni contingenti. Negli ultimi giorni si sono addensate nubi di polemiche dopo l'uscita di scena delle donne dell'associazione ''Amici di Pianoscarano'' che da 10 anni provvedevano alla cucina dei piatti che hanno reso note le cene dei facchini.

A spiegare ''la nostra verità'' è il capo facchino Sandro Rossi. ''E' falso che siano state pronunciate brutte parole nei confronti delle donne di Pianoscarano che si sono sempre prodigate per la riuscita della nostra iniziativa e per le quali nutriamo un affetto particolare''.

Poi entra nel merito della vicenda fornendo dettagli. ''Per la realizzazione delle cene noi abbiamo sempre parlato con un faccendiere, accompagnato da un compare membro sia del sodalizio che dell'associazione. Non abbiamo mai avuto contatti diretti con le donne. Faccendiere che lo scorso anno abbiamo dovuto pregare per avere la possibilità di fare le cene. Quest'anno quando ci siamo di nuovo rivolti a lui ha posto delle condizioni - escludere me dal Trasporto e garantire la presenza del suo compare sotto la Macchina - che il presidente Mecarini e il Sodalizio hanno ritenuto inaccettabili''.

Secondo Rossi ''le signore probabilmente non sono neanche a conoscenza di tutto ciò. Le consideriamo un patrimonio per il Sodalizio per questo le invitiamo a partecipare alle cene e, se vorranno, a darci una mano. L'unico nostro obiettivo è la solidarietà''.

Invito ribadito anche dal presidente Mecarini che dichiara: ''Riconosciamo il loro spirito di abnegazione e per loro la porta è sempre aperta''.

Presenti all'incontro il presidente della Pro loco di Monte Romano Nicola Paoli, il sindaco di Vitorchiano Ruggero Grassotti, il vice presidente dell'associazione 'Grossi' che organizza la sagra del coregone di Capodimonte.

A fornire la nota dolce delle cene sarà la Cna. In particolare con una sorpresa per il 24 agosto illustrata dai responsabili dei panificatori Claudio Cavalloro e dei pasticceri Alvaro Gobattoni: una monumentale torta di 250 chili, alta tre metri e mezzo con richiami alla Macchina 'Spirale di fede', al Palazzo dei Papi e alla fontana del Sepale, su cui è riportato anche lo stemma del Sodalizio. In alto campeggia la figura di Santa Rosa posizionata in cima a una scalinata formata da 18 gradini su ognuno dei quali si trova una torta. Giovedì sera questo prodotto della maestria di panificatori e pasticceri sarà posto, con un'illuminazione adeguata, sulla loggia del palazzo papale prima di essere consumato.






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