ANNO 14 n° 118
Cavalieri del Soccorso
Inaugurata la nuova
sede al Giovanni XXIII
Il vescovo diocesano Lino Fumagalli:
''Siete esempio di grande solidarietą''
03/05/2015 - 00:01

di Roberto Pomi

VITERBO - Nuova sede per i Cavalieri del Soccorso al Giovanni XXIII. Ieri mattina la benedizione del vescovo Lino Fumagalli ai nuovi uffici, ai mezzi di pronto intervento e ai numerosi volontari. Una squadra della solidarietà composta da circa 60 persone, che vegliano sul territorio e sono in prima linea per tanti interventi di assistenza.

All’inaugurazione dei nuovi spazi diverse autorità locali. Presenti tra gli altri anche i consiglieri comunali Aldo Fabbrini e Giulio Marini. Non un semplice cambio di sede, rispetto agli spazi di via Alessandro Volta, ma la nascita di un cammino nuovo tra i Cavalieri e il Giovanni XXIII.

Il discorso del vescovo, prima della benedizione, ha preso le mosse da una frase di Norberto Bobbio: ''Dove lo stato non riesce ad arrivare, per fortuna, abbiamo i volontari''. Fumagalli ha sottolineato l’importanza del ''farsi carico degli altri'', soprattutto in un momento di grandi sfide globali come l’attuale. ''Poca solidarietà significa poca civiltà, ed è un bene che su un territorio siano attivi uomini e donne come questi. Vi auguro di essere sempre pronti, ma di non avere troppe chiamate'', ha scherzato un po’ il vescovo.

Poi la benedizione dei mezzi: ben tre e un’auto medica. Ma il parco macchine dei Cavalieri del Soccorso ha da poco anche una ''cicogna''. Si tratta di un’ambulanza per il trasporto neonatale. La prima della provincia di Viterbo e un grande mezzo, che permetterà di trasportare i bambini con problemi in ospedali più attrezzati in tempi più rapidi e con minori costi. Infatti, fino a oggi, ''la cicogna'' quando necessario doveva partire appositamente da Roma.

''I Cavalieri del Soccorso sono arrivati qua con un marchio di fabbrica di assoluta garanzia – commenta il direttore del Giovanni XXIII Attilio Rosati -. Sono simboli di discrezione, sensibilità e volontà. Li ospitiamo nel nostro istituto perché si sono messi a disposizione. Sono perfettamente integrati in questa struttura complicata, che è il Giovanni XXIII, e portano un sostegno concreto. E’ nato un rapporto sinergico e insieme riusciremo a creare, ne sono convinto, un modello per molti versi unico. Intendo un modello di assistenza creativa, fatto di poche risorse ma di tanta buona volontà verso i nostri anziani''.

Il presidente dei Cavalieri del Soccorso Enrico Corsini ha sottolineato il lavoro di presenza sul territorio dei volontari e il ruolo importante che questi svolgono con grande dedizione continuamente.






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