ANNO 14 n° 117
Cassa integrazione: aumento del 77%
È il dato di aprile relativo alla Tuscia dell'Inps. Nel Lazio registrato più 403%
28/05/2016 - 23:10

VITERBO – Posti di lavoro addio, ormai è la cassa integrazione a far da padrona nel Lazio. Stando ai dati elaborati dai sindacati e dall'Inps, infatti, ad aprile le ore di cig sono state 14 milioni, che hanno interessato 66mila lavoratori sul territorio regionale. In tutto il Lazio, quindi, l’aumento della cassa integrazione per il mese scorso ha fatto registrare un +403% rispetto a marzo. È Roma la ''regina'' della cassa integrazione, con il 715% di ore in più tra marzo e aprile, ma anche nelle altre province non c’è di che stare allegri. Dopo Roma, infatti, c’è Rieti con un +87%, seguito da Frosinone, e al quarto posto spicca Viterbo con un +77%.

Secondo i dati regionali, che sottolineano il malessere del sistema Paese dove regnano le aziende in crisi, la disoccupazione (soprattutto giovanile) record e una tassazione elevatissima, sono l’industria e il commercio i settori trainanti del ricorso alla cig. Un po’ meglio va con l’edilizia, ma c’è poco da stare allegri, se si pensa che solo nel Viterbese negli ultimi otto anni hanno chiuso 537 aziende edili, con oltre 3mila lavoratori rimasti senza impiego (dati Filca Cisl). Il dato del Lazio, poi, anche qui è devastante: 50mila lavoratori edili in meno dal 2008 a oggi. Idem per l’artigianato, dove sono 10mila le unità in più di disoccupati dal 2010 al 2015.

Se nel Lazio cresce la cassa integrazione, secondo il primo rapporto dell’Osservatorio sul precariato stilato dall’Inps, diminuiscono invece i contratti d’assunzione, calati del 28,6% a marzo. Di questi, il 43,1% riguarda rapporti di lavoro a tempo indeterminato. E dai sindacati arriva dunque la critica al Jobs Act, reo di non aver creato realmente nuovi posti di lavoro. È boom, invece, per quanto riguarda l’utilizzo dei voucher, aumentati a livello esponenziale negli ultimi anni.






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