ANNO 14 n° 117
Canile, animalisti sul piede di guerra
Bruni: ''L'amministrazione non vuole incontrare le associazioni animaliste''
27/03/2017 - 17:18

VITERBO - Le associazioni animaliste scendono sul piede di guerra ( o sarebbe meglio dire sulla zampa di guerra) per la realizzazione del parco canile.

Oggi i rappresentanti delle associazioni  Mi Fido di Fido, Musi sereni e Amici animali Viterbo durante una conferenza stampa al caffe' Bagaglino di via Monte san Valentino, hanno puntualizzato le prese di posizioni del popolo animalista viterbese. ''Sembra evidente che questa amministrazione non voglia un incontro con i rappresentanti delle associazioni animaliste'' ha detto durante la conferenza stampa la funzionaria Asl Antonella Bruni.

''Dovrebbe essere apprezzata la volontà di discutere sulle varie problematiche, come il randagismo o la realizzazione del parco canile, invece siamo ignorati.

Noi abbiamo il diritto di partecipare - ha continuato a dire Antonella Bruni - come dimostrano le 3000 firme di cittadini che abbiamo raccolto, e che vogliono partecipare alle decisioni che riguardano le sorti dei cani''.

Una situazione spinosa che vede palazzo dei Priori danzare da mesi al suono di due delibere che stranamente sono all'antitesi.

Ma facciamo un passo indietro nel 2013 tramite la delibera numero 268 il comune si dichiarava favorevole alla realizzazione di un parco canile in localita' Nove Pani ( Bagnaia). Ma nel 2015 una seconda delibera vede come possibile scenario un mega canile da 700 posti vicino Bagnoreggio, in localita' Pratoleva.

A questo punto nasce il dubbio amletico, una sistemazione più consona per i nostri amici a 4 zampe con erba e recinti o il mega canile in cemento armato? Su questo gli animalisti sono d'accordo all'unanime, e mettono prima di tutto il benessere degli animali.

''Si e' parlato di una spesa di 700mila euro annui per il sostentamento del canile di Bagnaia - ha incalzato il presidente dell'associazione Amici Animali, Francesco Sterpa durante la conferenza - ma questo non e' vero, il canile spende al massimo 250mila euro e non non attinge fondi alle Rsa, come qualcuno ha detto. E per quanto rigurda l'ipotesi paventata dall assessore Troili su possibili inquinamento della falda acquifera di Bagnaia rispondero' che a suo tempo fu stilato su mandato della provincia un rapporto che evidenziava l' assoluta impossibilita' di una contaminazione della falda acquifera che serve Bagnaia da parte del canile di strada Nove Pani''.

Quindi e' il caso di dire, un cane che si morde la coda, due delibere e tanta confusione. Forse la seduta del consiglio comunale di domani farà chiarezza su luci ed ombre che avvolgono questa vicenda.






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