ANNO 14 n° 79
L'Unitus dovrà smantellare i campi sperimentali transgenici
Su disposizione dei ministeri dell'Ambiente e dell'Agricoltura
07/06/2012 - 15:27

VITERBO - I Ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura hanno disposto la dismissione dei campi Ogm dell'Univeristà della Tuscia. La richiesta della distruzione era stata inoltrata dalla Fondazione Diritti Genetici chiedendo di fare prima della distruzione, i campionamenti per la ricerca.

La notizia è stata data questa mattina, durante la conferenza stampa, dal presidente nella sede della Fondazione. Il presidente Mario Capanna ha reso noto il contenuto della lettera del Ministero dell’Ambiente alla FDG, in cui si legge che “questo Ministero ha provveduto ancora una volta ad invitare l’Università degli Studi della Tuscia a procedere all’immediata dismissione del sito di sperimentazione”.

Nel corso della conferenza stampa è arrivata anche una nota del Ministero dell’Agricoltura: “In merito alla bonifica del sito di sperimentazione dell’Università della Tuscia, si ritiene utile effettuare campionamenti sul materiale vegetale e sull’ambiente, interessati dalla sperimentazione, al fine di valutare eventuali effetti avversi non previsti al momento del rilascio dell’autorizzazione”.

“Un vero successo – ha commentato Capanna nel corso della conferenza stampa – ottenuto grazie all’impegno della Fondazione Diritti Genetici che è intervenuta per sanare una situazione di illegalità che si protraeva da più di tre anni. Un esempio di vero e proprio governo civico, che, sollecitando le istituzioni, ha saputo ripristinare la legalità e incentivare la ricerca”.

“Adesso speriamo – ha aggiunto Capanna – che i due Ministeri possano coordinarsi, per evitare che i campi siano distrutti prima di aver prelevato i campioni”.

“Sarebbe un grave danno per la ricerca - ha spiegato Fabrizio Fabbri, direttore scientifico della FDG – decidere di distruggere il campo rinunciando ad acquisire informazioni utili per capire le interazioni tra gli Ogm e l’ambiente esterno. Ora aspettiamo di capire – ha aggiunto Fabbri – se sarà accolta la nostra proposta di fare un piano di ricerca partecipata, cioè condotta secondo criteri di democrazia e trasparenza e con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati”.

'La sperimentazione di olivi, ciliegi e kiwi transgenici dell’Università della Tuscia  - dichiara la fondazione - era partita nel 1998. Alla scadenza dell’autorizzazione, nel 2009, il professor Rugini, titolare della richiesta, ne aveva chiesto il rinnovo, senza però ottenerlo. La presenza delle piante Ogm in campo aperto risulta perciò illegale da circa tre anni'.






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