di Roberto Pomi

VITERBO – ''Governare un processo di cambiamenti per la Camera di Commercio, navigando a vista ma con entusiasmo'', apre così l’anno il presidente Domenico Merlani.

Fare i conti con una coperta di bilancio sempre più corta, questa è la sfida. Archiviate le feste l’ente di via Fratelli Rosselli ha salutato il 2015 con una conferenza stampa programmatica. Le riforme della pubblica amministrazione decise dal governo determinano importanti tagli dei contributi che le imprese devono alle camere di commercio. Meno 35% nel 2015, meno 40% nel 2016 e meno 50% nel 2017.

Una sciabolata dietro all’altra, che impongono di ragionare su un presente e futuro possibili. ''Navighiamo a vista'', ammette Merlani. Ma il presidente si presenta alla stampa con i compiti a casa in ordine e con le idee chiare: non rimanere fermi e iniziare a muoversi. ''Non importa se non esisterà più la Camera di Commercio di Viterbo e avremo la Camera del Lazio. Non importa neanche se sarò io presidente o meno. L’unica cosa che conta davvero, e di cui dobbiamo occuparci, è che l’ente camerale continui a sostenere le imprese del territorio'', il messaggio che mette nella bottiglia. Al suo fianco il segretario generale Francesco Monzillo e il vice Federica Ghitarrari.

Di fatto nessuno conosce con esattezza quale destino toccherà in sorte agli enti camerali. Esistono diverse possibilità per il Lazio: l’ipotesi di una camera regionale unica, l’ipotesi di una camera per Roma e una per le altre province, l’ipotesi di una camera nel Lazio nord, una al sud e l’altra per l’area della capitale.

Sta di fatto che è rimandato alle singole realtà iniziare un percorso, un ragionamento sul proprio futuro. Nel nord Italia qualcosa già si è mosso, leggasi accorpamento Camera di Commercio di Venezia con quella di Rovigo. ''La riduzione progressiva ''dell’acqua'' spingerà tutte le realtà in ristrettezze come la nostra a tenere incontri con le realtà prossime e trovare una quadra possibile. E’ mia intenzione governare questo processo'', spiega Merlani.

Intanto il bilancio è stato approvato, con i tagli necessari. ''La giunta si sta comportando con grande senso di responsabilità, di questo sono molto contento. Abbiamo archiviato la fase elettorale e ora bisogna lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi'', continua l’ex numero uno di Unindustria.

Così la Camera di Commercio di Viterbo è stata ridisegnata, pensando alla funzionalità e alla vicinanza alle aziende. Più comunicazione, più servizi, più assistenza alle imprese. Questa la ricetta, che nonostante le ristrettezze si vuole preparare. Saranno anche ampliati gli orari di apertura al pubblico, proprio per rendere l’ente di via Rosselli più accogliente. La Camera di Commercio inoltre punta a fare rete con altri enti camerali e istituzioni o fondazioni. Per Expo 2015 ha presentato cinque progetti finanziabili con i fondi della Regione Lazio.