ANNO 14 n° 117
Caci: ''Su di me quasi una persecuzione''
Il sindaco: ''Vedo gli occhi puntati su Montalto di Castro'' e prepara un doppio ricorso
29/11/2019 - 03:29

di Monica Di Lecce

MONTALTO DI CASTRO – ''Lo scudo legale serve ai sindaci più che ad Arcelormittal''. E’ provato ma non si arrendere il sindaco Sergio Caci dopo la sentenza di condanna a 3 anni e 2 mesi di reclusione per peculato, abuso d’ufficio e falso per aver pagato con soldi pubblici (poco più di 18 mila euro) il rifacimento di due bagni in un appartamento delle Case ex Enel.

Sul fronte giudiziario lo attende un doppio ricorso: in appello contro la sentenza di primo grado e al Tar contro la legge Severino che impone da subito la sospensione da sindaco per 18 mesi. I tempi per il primo non saranno così rapidi in quanto dovrà attendere il deposito delle motivazioni, per il secondo invece, con una procedura d’urgenza, entro una ventina di giorni potrebbe esserci già qualche novità.

''Sono amareggiato per la condanna su un fatto neanche compiuto da me perché è un atto dirigenziale – commenta Caci – ma le sentenze si rispettano e non si commentano''. E poi si toglie qualche sassolino dalle scarpe.

''Vedo gli occhi puntati su Montalto di Castro – continua Sergio Caci – qualsiasi cosa si svolga nel Comune, anche se sono atti dirigenziali, il sindaco finisce nel mirino''. Ed elenca: ''Mi hanno sequestrato il telefonino e il computer per l’avviso di garanzia sui rifiuti. Sarei stato d’accordo con l’azienda che faceva la raccolta dei rifiuti perché si facevano le proroghe quando io da anni dicevo di fare la gara; oppure il rinvio a giudizio per la Fondazione Vulci per bilanci approvati con parere favorevole dei revisori. Io non faccio il commercialista e mi fido dei parere dei revisori. Ci sono stati altri sindaci, di colorazione politica diversa, hanno approvato bilanci con il parere negativo dei revisori dei conti e non gli è successo mai nulla. C’è un atteggiamento nei miei confronti quasi di persecuzione. Prendo atto e vado avanti''.

Oggi ci sarà consiglio comunale ma il sindaco non parteciperà per effetto della sospensione

''Non ho ricevuto mai tante attestazioni di stima quante questa volta – aggiunge Caci – Il post che ho scritto (quello in cui comunica la sentenza si condanna ndr) ha avuto più like di qualsiasi lavoro pubblico fatto o evento realizzato a Montalto di Castro. Sto ricevendo una vicinanza dei cittadini e del partito mai avuta prima: credono a me non a Quinto Mazzoni''.

''Lo dico da sempre e non da ora perché adesso è toccato a me – conclude Sergio Caci – c’è qualcosa nel meccanismo di responsabilità che non funziona: un sindaco dà l’indirizzo politico non dà l’indirizzo tecnico. Se dovesse dare anche l’indirizzo tecnico dovrebbe prendere più di un parlamentare perché si deve preparare talmente tanto… Serve uno scudo legale ai sindaci italiani perché sono tutti nella stessa condizione: si trovano davanti a un giudice per tutto ciò che accade dentro il Comune''.

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