ANNO 14 n° 89
Caccia, Tar accoglie
il ricorso del Wwf,
stop alla pre-apertura
Soddisfatta presidente Ranieri
31/08/2012 - 11:10

VITERBO - Il Tar ha accolto il ricorso presentato dal Wwf Lazio, sospendendo la pre-apertura della caccia nel Lazio, che era in programma sabato e domenica. 'Siamo soddisfatti- commenta Vanessa Ranieri, presidente del Wwf Lazio e avvocato - della decisione del Tar del Lazio che ha certamente impedito alla prevista pre-apertura della caccia nelle giornate di sabato e domenica di sferrare un ulteriore colpo di grazia alle popolazioni di fauna selvatica già duramente colpite da mancanza d'acqua e distruzione dell'habitat riproduttivo a causa delle fiamme. Non riusciamo davvero a capire - prosegue - il criterio illogico con il quale la Regione Lazio, dopo neppure 24 ore dalla adozione del calendario venatorio per il 2012/2013, avrebbe decretato una deroga al periodo di caccia, anticipandone l'inizio appunto a sabato, nonostante il palese stato di calamità naturale che ha visto la nostra regione primeggiare per numero di incendi e per siccità'.

L'inizio della stagione venatoria era stato fissato per il 16 settembre 'ma, come ogni anno ormai meccanicamente accade - ha continuato - la Regione intendeva anticiparla di due settimane, contravvenendo palesemente alla direttiva comunitaria Uccelli, e ignorando, ad esempio, per specie come il colombaccio, il parere negativo dell'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale'.

'Logica, buon senso e, soprattutto, pareri unanimi degli esperti tra i quali anche l'Ispra – continua - la presidente del Wwf Lazio - concordano nell'affermare che le popolazioni animali, in caso di prolungate condizioni climatiche estreme, sono sottoposte a enormi stress fisici; la situazione che si è creata in modo particolarmente evidente questa estate a seguito di siccità, alte temperature e incendi rischia di avere, nel breve e nel medio periodo, effetti negativi sulla dinamica di popolazione di molte specie. La legge nazionale sulla caccia – prosegue Ranieri - all'articolo 19 comma 1 permette alle Regioni di sospendere la caccia in caso di particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche’’.

A detta del presidente del Wwf lazio ‘’l'eccezionale periodo di siccità, le temperature altissime e l'enorme quantità di incendi che nel pieno periodo riproduttivo hanno attraversato il nostro territorio regionale sono una calamità naturale incontrovertibile'.

Pertanto, dice ancora Ranieri, 'invece che chiedere una deroga al calendario venatorio sarebbe stato decisamente più opportuno e logico, al contrario, sospendere l'attività venatoria. Ora, con uno stop al periodo di pre-apertura alla caccia ottenuto dalla nostra associazione prima in Campania e ora nel Lazio, ed in attesa poi che il ministro Mario Catania, come dichiarato, incontri gli assessori regionali all'Agricoltura competenti, nella riunione prevista per il 5 settembre, auspichiamo davvero – conclude - che l'appello delle associazioni di sospendere il calendario venatorio venga accolto affinché siano scongiurati i danni irreversibili agli ecosistemi'.

 






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