ANNO 14 n° 117
Bruno Mencarelli presenta il nuovo corso teatrale della FITA
Mercoledi 18 novembre con il regista Sergio Urbani
16/11/2015 - 16:22

VITERBO - A due giorni dalla presentazione del secondo corso teatrale della FITA, abbiamo rivolto alcune domande al Presidente Bruno Mencarelli.

Presidente Mencarelli, mercoledì 18 Novembre verrà presentato il secondo corso di formazione teatrale organizzato dal Comitato Provinciale FITA. Può anticiparci qualcosa?

Vista l'ampia partecipazione al corso di teatro del primo anno indetto dalla FITA, abbiamo voluto ulteriormente sperimentare anche quest'anno una scuola per la formazione di quanti si sentono di mettersi in gioco con la nobile arte della recitazione. Certo è che un pò di sacrificio è da mettere in conto; ma la soddisfazione finale può ampiamente ripagare le piccole difficoltà che si possono incontrare.

Anche quest'anno avremo la collaborazione preziosa di un giovane regista, Sergio Urbani, che si sta affermando anche in campo internazionale visto l'ampio successo riscontrato nella direzione di importanti opere come 'La Traviata' e 'Rigoletto' di G.Verdi, tenutasi ultimamente a Parigi.

Una figura, rigida, esigente ma che galvanizza fin dalle prime battute chi ha il privilegio di incontrarlo.

Il corso vedrà impegnati gli allievi nella recitazione, dizione, conoscenza dello spazio scenico, tecniche teatrali e tutto ciò che il palcoscenico richiede.

Presidente, una diversa formazione, può portare ad un modo diverso di vivere, intendere e fare teatro?

Certamente è già noto a tutti come ogni forma teatrale può avere influenza positiva sul comportamento di chi vi si approccia. Il teatro come forma terapeutica nel senso più ampio, si concretizza proprio nei corsi ove alloggia il ' training'; già lo stesso fatto del contatto con 'altri attori' per la preparazione di uno spettacolo è forma di catarsi per ogni singolo, che chiamato alla interpretazione 'dell'altro' si libera, estraniandosi dalla routine del quotidiano, prendendo confidenza con la figura del personaggio, l'animo si apre e dalla recitazione, ecco che allora affiorano stati d'animo che diventano un tutt'uno con lo spettacolo stesso; sul palco si dimentica di tutto, non ci si preoccupa più di giudizi e pregiudizi, le mani e il corpo sono inspiegabilmente collegati direttamente con l'anima, e questo stato non è forse un modo diverso del vivere?

Presidente, dopo le emozioni dello scorso anno con la messa in scena di 'Apparenti felicità' di Sergio Urbani, anche in questa occasione il corso si concluderà con uno spettacolo?

L'esperienza della rappresentazione del 2015 'Apparenti felicità' è stata veramente positiva, tutto il gruppo ha dimostrato affiatamento e complicità nel portare a compimento un lavoro peraltro preparato in due mesi, performance scritta appunto dal maestro Urbani appositamente per il corso; l'emozione che il pubblico ha provato anche grazie allo spazio teatrale accuratamente scelto, ancora non è scemata.

Presidente, si sta concludendo con meritato successo il Festival teatrale Internazionale di Viterbo. E' presto per un bilancio o possiamo già fare un punto sulla qualità dell'offerta artistica e della risposta del pubblico?

Si, il Festival Internazionale Fita sta volgendo al termine. Siamo rincuorati dal trend positivo delle presenze e dal gradimento espresso dal pubblico. Le compagnie scelte, tra le più quotate in campo nazionale ed internazionale, stanno dimostrando veramente professionalità portando in scena lavori di alto valore artistico e culturale. Non è facile dare vita a manifestazioni culturali e fare quotidianamente i conti con i limiti imposti dalla pesante crisi economica, siamo giunti alla ventesima edizione, ma se la molla è costituita da un mix di passione, voglia di fare e condivisione, certamente i risultati non mancheranno.

Obiettivi per il 2016 Presidente? Naturalmente corso di formazione compreso....

Per il 2016? Aspettiamo che finisca la ventesima edizione, poi ne riparleremo!






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