ANNO 14 n° 117
Biogas al ''Bucone'':
Legambiente ''No all'impianto''
Dopo l'incontro a Sant'Eutizio
02/11/2012 - 17:14

VITERBO - “L'impianto di biogas di Soriano nel Cimino non si può costruire al “bucone”, nel mezzo di un bosco dove Legambiente ha proposto da tempo la realizzazione di un Monumento naturale, e deve essere ridotto di taglia per gestire l'organico della raccolta differenziata di un'area circoscritta, a filiera corta, così come è assurda l'idea di una enorme strada asfaltata in quelle aree”. Lo dichiara Legambiente dopo l'incontro svoltosi qualche settimana con i cittadini a Sant’Eutizio, una frazione del comune nel cuore della Tuscia. All’incontro hanno partecipato Legambiente e un esperto della società Azzero CO2.

“Legambiente non ci sta, se qualcuno vuole usare il biogas per giustificare una inutile strada nel bosco sbaglia - affermano Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, e Giordano Ceccarelli, presidente del circolo Legambiente di Soriano -. Siamo favorevoli al biogas ma contro iniziative che sanno di speculazione e poco hanno a che fare con l’uso sostenibile delle risorse naturali dei territori. Al Sindaco chiediamo di aprire una fase nuova di assoluta trasparenza con i cittadini perché gli impianti vanno pensati bene e individuati gli ambiti compatibili”.

Legambiente “è favorevole al biogas se viene proposto come fonte rinnovabile per la produzione di energia elettrica e termica e quindi per la riduzione dell’utilizzo fonti fossili a partire da petrolio e carbone, oltre che per affrontare la necessità di gestire l'organico proveniente da raccolta differenziata (Forsu) e come opportunità per ridurre l'impatto dei reflui zootecnici e in agricoltura”.

Per Legambiente, inoltre, “gli impianti di biogas che trattano Forsu andrebbero collocati in aree industriali attrezzate. Nel caso di Soriano, risulta incomprensibile la necessità di un impianto per smaltire 25mila tonnellate di Forsu, visto che se ne producono forse a malapena 800 tonnellate, ed è il Comune che, a partire dai dati delle raccolte differenziate delle amministrazioni limitrofe, deve costruire un realistico piano di approvvigionamento dell'impianto'.

In conclusione Legambiente “torna a chiedere una pianificazione energetica regionale e di area, fondamentale per definire le strategie, e che siano emanate al più presto le necessarie normative per l’immissione del biometano in rete, permettendo così un migliore utilizzo della risorsa evitando il proliferare di impianti termici”.






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