ANNO 14 n° 118
Baby gang, ''Negri qui non ce state''
e sparano tre colpi a due egiziani
Ostia, vittime dell'episodio dei 17enni ospiti in una casa famiglia a Tarquinia
21/01/2018 - 02:02

TARQUINIA - ''Negri qui non ce state'' e sparano tre colpi contro due ragazzi egiziani di soli 17 anni ospiti di una casa famiglia di Tarquinia. A premere il grilletto un loro coetaneo, il ''boss'' di una baby gang romana formata da 4 ragazzini tra i 10 e i 18 anni.

L’ennesimo episodio di violenza tra giovanissimi, atti criminali che sembrano moltiplicarsi in queste ultime settimane in tutta Italia, è avvenuto intorno alla 17.30 nel parco di piazza Ener Bettica a Ostia tra lo sgomento di chi ha assistito alla scena incredulo.

La baby gang si sarebbe avvicinata ai due 17enni che da Tarquinia stavano trascorrendo un pomeriggio tranquillo nel parco di Ostia. ''A negri qua non ce potete sta - avrebbero detto ai due egiziani secondo quanto riportato da Il Tempo -, se non ve n’annate so’ affari vostra''. A queste provocazioni i 17enni avrebbero risposto verbalmente innescando così un diverbio animato. Una discussione che però pare avere conclusione quando i quattro romani si allontanano dal parco. Ma è solo un’illusione.

Un di loro, un 17enne, torna dagli egiziani e pistola alla mano spara tre colpi con la chiara intenzione di colpirli. Fortunatamente non ha una buona mira e scappa a gambe levate tra lo sgomento di chi ha appena assistito alla scena, come alcune mamme che in quel parco avevano portato i propri figli a giocare.

Terrorizzati da quanto successo i due egiziani della casa famiglia di Tarquinia chiamano il 112 e i poliziotti si precipitano immediatamente in piazza Ener Bettica. Al loro arrivo i 17enni sono sotto shock, ma lucidi e iniziano a raccontare quanto avvenuto. Grazie alla descrizione fornita sull’aspetto del ragazzo che ha fatto fuoco dalle vittime e dai testimoni presenti, i poliziotti individuano subito il responsabile già noto per numerosissimi precedenti penali.

Di fronte agli agenti il 17enne, chiamato a rapporto anche dal padre, non ha saputo negare confessando di essere stato lui a premere il grilletto. L’arma, una ''scacciacani'', è stata posta sotto sequestro e il ragazzo denunciato per minaccia aggravata e possesso di oggetti atti ad offendere. Le vittime invece sono state riaccompagnate nella casa famiglia di Tarquinia dal responsabile accorso sul posto.

Proseguono le indagini dei poliziotti per individuare gli altri tre appartenenti della baby gang, tra i quali pare ci fosse anche una ragazza.





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