ANNO 14 n° 117
Avifauna per ridare vita ai Monti Cimini in agonia
La cultura biologica per far tornare produttivi i castagneti secolari
20/05/2017 - 09:57

VALLERANO - Riceviamo e pubblichiamo da Angelo Bini:

Fino ad alcuni decenni or sono erano una difficile combinazione tra ambiente e benessere economico. Poi decenni di miopia politica hanno prodotto la morte di un'isola felice. Oggi i Monti Cimini sono la sintesi tra bellezza e morte. Una parte bella del monto fa da culla alla fine dell'ambiente e dell'uomo. Noi siamo forse un'anteprima della fine del pianeta e dell'umanità.

Là ove l'uomo opera per far morire se stesso. Se vedi una fragola nel sottobosco oggi la guardi con orrore e terrore perché è avvelenata. Ciò che è bello è il simbolo del pericolo.

Tonnellate di veleni vengono irrorati come a voler modificare l'esistenza di una comunità che nei secoli ha vissuto di natura. Se si parla di fragole, di funghi, di uccelli, di farfalle, insetti e coccinelle corri il rischio altissimo di avere come risposta l'ilarità. È agonia civile e umana prima che della natura.

Eppure l'agonia può essere l'occasione di una nuova sfida come quelle che nel dopoguerra affrontarono i contadini e i montanari nelle lotte per la terra e il benessere diffuso. Mettiamo in scena l'ultimo atto. Ma, forse, potrebbe essere la sfida per la rinascita.

 

Comune di Vallerano, Vallecimina e Assofrutti lanciano una sfida coraggiosa non al mondo perduto della politica e delle istituzioni di ordine superiore, che hanno perduto ogni dignità, ma alla cultura locale un tempo montanara e contadina: ripopolare di uccelli i castagneti secolari dei Monti Cimini.

 

La svolta culturale viene proposta in un convegno sulla castanicoltura che si terrà Venerdì 26 Maggio 2017 alle ore 9 presso la sala ''Otello Benedetti'' di Vallerano. Un convegno che non è settoriale ma generale perché attiene all'esistenza delle comunità montanare del nostro territorio.

 






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