ANNO 14 n° 120
Atene, Rintracciata la vera madre della piccola Maria
25/10/2013 - 09:15

Sarebbe Sasha Ruseva, una donna bulgara di 35 anni, la vera madre della piccola Maria, la bambina di circa cinque anni bionda e con gli occhi verdi ritrovata la settimana scorsa in un campo rom nella Grecia centrale e risultata non essere figlia biologica dei coniugi che la tenevano in casa insieme con un'altra dozzina di ragazzini. Lo riferisce l'edizione online del quotidiano Kathimerini citando fonti giornalistiche bulgare.La piccola Maria, la bimba bionda e con gli occhi verdi trovata dalla polizia greca mercoledì scorso in un campo rom a Farsala (Grecia centrale), non risulta sulla lista dei 610 bambini scomparsi in possesso dell'Interpol e ciò è stato confermato dai riscontri compiuti dopo l'esame del suo Dna. Lo ha dichiarato oggi, parlando alla Tv privata Skai, un portavoce della polizia greca. Il fatto che la piccola (che ha sui 5 anni) non figuri tra i bambini la cui scomparsa è stata denunciata, ha detto ancora il portavoce, induce gli inquirenti a ritenere che Maria sia finita nel campo rom in seguito ad un'operazione di polizia condotta per stroncare un traffico di minori provenienti dalla vicina Bulgaria che si protraeva dal 2008. In altre parole, le forze dell'ordine avrebbero sgominato la banda che trafficava i bambini prima che Maria potesse raggiungere la coppia 'acquirente' alla quale era destinata. Da subito dopo il loro fermo, i due coniugi rom nella cui casa Maria è stata trovata (e che sono stati incriminati ieri per rapimento di minore), hanno dichiarato che la bambina era stata lasciata loro in affidamento da una coppia di rom bulgari che adesso è ricercata.

 

Secondo il quotidiano la donna - arrestata nella località bulgara di Gurkovo - avrebbe dato alla luce Maria in un ospedale di Lamia, sempre nella Grecia centrale, nel gennaio 2009 prima di affidarla alla coppia di rom con cui la piccola è stata trovata. Uno dei figli della Ruseva, come ha riferito la Tv di Stato bulgara, ha detto all'emittente che sua madre ha riconosciuto la piccola quando ha visto la sua immagine trasmessa dalla televisione. La polizia bulgara sta comunque conducendo ulteriori indagini per accertare con sicurezza se la Ruseva sia veramente la madre di Maria. La donna, come hanno riferito alcuni media, dopo il suo arresto da parte delle autorità di Gurkovo avrebbe detto: 'Ho dato via mia figlia perché non avevamo da mangiare'.

 

La responsabile dell'ufficio dell'anagrafe del Comune di Atene, la sua vice e altri due impiegati sono stati trasferiti ad altri incarichi per ordine del sindaco di Atene, Giorgos Kaminis, perché apparentemente coinvolti nel caso della piccola Maria, la bimba bionda e con gli occhi verdi trovata dalla polizia greca mercoledì scorso in un campo rom a Farsala (Grecia centrale) dove, secondo il certificato di nascita rilasciato appunto dal Comune di Atene, era nata. La decisione, secondo quanto reso noto dallo stesso sindaco, è maturata al termine di una serie di controlli effettuati sui certificati di nascita emessi nel periodo 2008-2013: si è infatti constatato che le dichiarazioni di nascita di bambini rimaste arretrate sono inspiegabilmente aumentate negli ultimi tre anni. Le dichiarazioni nel 2011 erano 50, ma sono diventate 200 nel 2012 e 400 da gennaio di quest'anno e tutte riguardano una zona della capitale dove vivono molti rom. Il trasferimento degli impiegati addetti ai certificati di nascita si è reso necessario per garantire l'imparzialità delle indagini, ha detto Kaminis aggiungendo che chiederà l'intervento della polizia in quanto la questione riguarda anche il rilascio delle carte d'identità. Inoltre chiederà all'Unione Centrale dei Comuni della Grecia (Kede) di condurre un'inchiesta in tutti gli uffici di anagrafe del Paese.

 

Un tribunale greco ha incriminato per rapimento la coppia rom con cui viveva la bambina di circa quattro anni, bionda con gli occhi azzurri (che le autorità hanno chiamato Maria), trovata mercoledì dalla polizia in un campo nomadi vicino Larissa, Grecia centrale.

 

La decisione di incriminare la coppia rom per 'rapimento' è stata presa dopo la loro deposizione. L'uomo, 39 anni, ha dichiarato al giudice che la bambina era stata affidata a lui e a sua moglie, 40 anni, dai genitori della piccola, rom bulgari, dopo la sua nascita.

 

La polizia greca, in collaborazione con l'Interpol, sta continuando le ricerche per rintracciare il padre e la madre biologici. Per adesso la bimba è stata affidata alle cure dell'organizzazione per l'assistenza all'infanzia 'Hamogelo tou Paidiou' (Il sorriso del bambino).

ansa.it






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