ANNO 14 n° 118
Appuntamento in biblioteca con Febbraro
Il poeta romano nella rassegna ''Elogio della Poesia'' di Rosa Riggio
22/02/2017 - 11:22

VITERBO - Sicuramente è uno degli ospiti più attesi della rassegna di poesia ideata da Elvira Federici e il Consorzio poesia della biblioteca di Viale Trento: Paolo Febbraro, classe 1965, romano. Ha incantato il pubblico dei lettori con le sue opere (vincitore del Premio Mondello con l'Opera prima ''Il secondo fine'') e prosegue da molti anni un'attenta e inarrestabile opera di divulgazione della poesia, specialmente contemporanea (recente è il suo volume ''Poesia d'oggi. Un'antologia italiana'' pubblicato da Elliot edizioni).

Condivide con Maria Grazia Calandrone, ospite dello scorso appuntamento, la convinzione e l'impegno assoluto nell'insegnamento della poesia a scuola, alla quale ha dedicato, oltre a libri antologie e articoli, anche uno splendido ebook: ''Perché leggere la poesia a scuola'', uscito per Garamond.

In questo passaggio, una sua dichiarazione riguardo l'essenza della poesia: ''Una voce interna mi dice che la poesia può diventare marginale quanto vuole, o quanto vogliono le maggioranze, ma io continuerò a chiederle di esistere e a proporla a chi mi ascolta. Credo che la poesia in versi provenga ed esprima una potenza, una facoltà umana non altrimenti esprimibile. La poesia è avvertita come impervia ma raramente, se è buona o grande poesia, come poco interessante: e questo perché è un'arte che richiede molta partecipazione, che è capace di leggerti dentro e scovare in te pieni e vuoti, opacità e brillantezze.

Capire una poesia vuol dire sperimentare una sintonia che, se manca, può irritare e allontanare per decenni. I lettori ''forti'' che non leggono la poesia sanno bene cosa si perdono: esattamente ciò che sentono di non avere ancora disponibile dentro sé stessi. A volte le opacità aiutano a vivere, e la poesia è impudica e invadente. Non indifferente.''

È inoltre redattore nell'Annuario di poesia fondato e diretto da Giorgio Manacorda, collaborando per anni al ''Manifesto'', ora scrive sulle pagine culturali del ''Sole 24 ore''.

Appuntamento oggi alle 17,30 alla Sala Vincenzo Cardarelli di Viale Trento 18/E







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