ANNO 14 n° 117
Ai ferri corti con la vicina di terreno,‘’Mi ha preso a bastonate, ho paura’’
La donna è a processo per lesioni, per la vittima cinque giorni di prognosi
18/02/2018 - 07:31

MONTEFIASCONE – Un confine al centro di una lite che andrebbe avanti da anni. E che prima di arrivare nelle aule del tribunale penale viterbese, è passata per una denuncia querela e per un processo civile.

Da una parte la proprietaria di un appezzamento di terreno in località Zepponami, dall’altra una madre 80enne e una figlia che, dopo la scomparsa del padre, avrebbero cominciato ad occuparsi del vigneto e dell’uliveto ricevuti in eredità.

''Non siamo mai andati molto d’accordo con i vicini – ha spiegato la giovane donna in aula – ma dopo la morte di papà, le cose sono precipitate. Avevo persino paura di andare in campagna da sola. Avevo paura di incontrarli. Ho ricevuto minacce, insulti, promesse di morte''.

Il tutto, a detta della donna, senza un apparente motivo reale. ''Con degli escavatori ci hanno bucato gran parte del terreno. Hanno tagliato alberi e divelto gran parte della vigna. Ogni giorno una. Abbiamo provato a parlare, a risolvere la questione con diplomazia, ma dall’altra parte era come parlare con un muro''.

''Così – come spiega la madre ultraottantenne – con enormi sacrifici abbiamo deciso di recintare l’intero appezzamento. Nella speranza che quella follia potesse finire. Ma così non è stato''.

Fino all’ultimo, gravissimo episodio. Concluso in ospedale: ''Era ora di pranzo, era luglio, ero andata al terreno per prendere e portare a casa mia madre, quando ho sentito un rumore metallico. Come qualcosa che sbatteva contro la recinzione. Ho guardato meglio. Era la mia vicina che stava tagliando tutta la rete e buttando giù i paletti''.

Così, dopo averle più volte intimato di smetterla, si sarebbe avvicinata: ''Come una furia si è scagliata contro di me: ha preso da terra un paletto di ferro arrugginito e ha cominciato a colpirmi. Mi sanguinava il braccio. Ero terrorizzata. Sono fuggita e sono corsa in ospedale. Non so nemmeno come ho fatto a guidare fino a lì, ero pietrificata dalla paura''.

Oggi entrambe costituite parti civili, sono rappresentate in aula dall’avvocato Marco Valerio Mazzatosta. Alla sbarra i coniugi proprietari del terreno, devo rispondere di danneggiamento e lesioni.






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