VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo dal Coordinamento Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista della Tuscia:
Nella città di Viterbo, l’abbandono delle aree verdi è sotto lo sguardo di tutti.
Nonostante le denunce e petizioni varie, la situazione non sembra migliorare. L’amministrazione Michelini continua a non provvedere nella giusta misura allo stato di incuria nella quale riversano ormai le zone adibite a verde pubblico e l’arredo urbano in generale.
In questi ultimi anni ci siamo abituati ad assistere allo sradicamento di alberi, come a Villanova e nella scuola Ellera, senza adeguate giustificazioni o immediato rimpianto come previsto per legge, alla crescita smodata di erbacce, aiuole nel degrado e cespugli che crescono, in modo selvaggio, ai margini di muretti e marciapiedi di numerose strade della città, soprattutto in periferia, dove il problema è meno visibile agli occhi dei turisti.
Da diversi anni poi ci stiamo abituando a visitare Prato Giardino senza fiori, senza pratini verdeggianti e curati come molti di noi ricordano. Tutt’altro, oggi alcune zone del parco sono impraticabili e ridotte a una boscaglia impervia. Al posto della poesia di Battisti, solo tanta amarezza.
Nelle frazioni la situazione è ancora più allarmante. Partendo da Villa Lante, passando dal campo graziano alla Quercia, fino a San Martino. Situazione di degrado anche nelle aree di sosta sui Monti Cimini privi di servizi e pulizia adeguata.
Discutibile e scellerata poi la scelta di costruire un impianto sportivo nel Parco delle Querce a Santa Barbara. Nulla è valso l’impegno attivo dei residenti e frequentatori abituali per impedire che una vasta aerea del parchetto fosse destinata alla cementificazione. Nonostante tutto, ai cittadini è stato negato uno spazio di socializzazione importante. Oggi tutto è fermo e di quel progetto incombente, essenziale per l’economia e l’anima del quartiere, l’amministrazione non parla.
Degrado e incuria anche al Cimitero di Bagnaia e quello di San Lazzaro. Erba altissima e scarsa manutenzione.
La legge nazionale, vedi legge 14 gennaio 2013, impone piani e regolamenti, ma Viterbo come tanti altri in Italia sembra non riuscire a rispettare gli obblighi, compreso quello che prevede un nuovo albero per ogni neonato.
Articolo Uno esprime forte dissenso per come in città si stia provvedendo alla gestione delle aree verdi, a uso cittadino e d’arredo urbano.
A sostegno di una gestione trasparente con la cittadinanza, chiede all’amministrazione Michelini
e in particolare modo all’Assessora Saraconi di provvedere tempestivamente alla pubblicazione del censimento del patrimonio arboreo e del regolamento del verde pubblico, che non risulta essere stato ancora approvato.