ANNO 14 n° 115
A Corchiano e Vignanello
tassa rifiuti al 50%
per i locali che dicono
no alle slot machine
08/12/2014 - 00:00

I comuni di Corchiano e Vignanello hanno deliberato l'abattimento del 50% della tassa sui rifiuti a favore dei titolari di attività commerciali e ai gestori di circoli privati che decidono di non istallare o rimuovere le slot machine.  Lo hanno reso noto i sindaci Bengasi Battisti (Corchiano) e Vincenzo Grasselli (Vignanello). 

'Le attività commerciali e i bar che disinstallino o che dichiarino di rinunciare a una eventuale installazione di apparecchi tipo new slot - spiega Grasselli -  avranno una riduzione del tributo Tari pari al 50%''

''Tale provvedimento - aggiunge Grasselli - è in vigore già dal settembre scorso, periodo nel quale il comune ha approvato il regolamento. Il contribuente può presentare, presso gli uffici competenti la documentazione comprovante la disinstallazione o dichiarazione di rinuncia all'installazione per ottenere la riduzione dal giorno successivo''.

Per Bengasi Battisti, ''La normativa sul gioco d’azzardo rappresentano un esempio di come qualcosa non funzioni nell'ambito della legislazione nazionale, considerate le liberalizzazioni commerciali, che favoriscono la terza industria del paese, e le inevitabili conseguenze: dipendenze, disturbi del comportamento, aumento della spesa sanitaria, impoverimento delle persone, distruzione dei legami affettivi, familiari e comunitari. Tutto questo a fronte di un notevole giro d'affari di circa 80 miliardi di euro. Un dato che da solo rappresenta il 4% del prodotto interno lordo''.

Ad avviso del sindaco di Corchiano, ''le Comunità hanno anche il compito di prevenire e praticare un modello sostenibile di società che attraverso il senso di responsabilità individuale e collettiva tenti di contrastare la ludopatia e le sue nefaste conseguenze. I governi locali non possono voltare la testa dall'altra parte, anzi, devono intervenire per limitare il più possibile i danni sociali e sanitari delle diffuse ludopatie, proteggendo in particolare i ceti più deboli, le prime vittime di questa realtà che, è bene ricordalo, costituisce la terza industria italiana per fatturato''. 

Da qui la decisione di ridurre del 50% della tassa rifiuti ai titolari di attività commerciali e ai gestori di circoli privati che decidono di non istallare o rimuovere terminali destinati al gioco d'azzardo.

''Ai proprietari e gestori che decidono di sottoscrivere la proposta etica e responsabile  - conclude Battisti -, sarà fornito il logo 'Locale No Slot' da apporre obbligatoriamente sulla vetrina dell’attività affinchè la scelta sia riconoscibile da tutti''. 






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