ANNO 14 n° 118
83enne ucciso, oggi l'autopsia
Angelo Gianlorenzo colpito alla testa da qualcuno che conosceva
17/08/2016 - 02:02

TUSCANIA - Verrà svolta oggi in giornata, presso il cimitero di San Lazzaro, l'autopsia sul corpo di Angelo Gianlorenzo, l'uomo di 83 anni trovato morto domenica dal figlio in un terreno di sua proprietà in località Castellaccio a Tuscania.

Dalle prime ricostruzioni, sembrerebbe essere stato fatale all'anziano un colpo ricevuto alla testa, causato da un corpo contundente, che non sarebbe ancora stato recuperato dagli inquirenti. Un bastone o un sasso scagliato con forza sulla testa dell'anziano, che lo avrebbe fatto cadere a terra, lasciandolo senza vita.

A fare la triste scoperta il figlio di Gianlorenzo, che domenica mattina ha raggiunto il padre in campagna per i consueti lavori da svolgere. Accudire il bestiame o semplicemente controllare il terreno. Immediata la chiamata ai carabinieri della compagnia di Tuscania, dopo aver scoperto il cadavere disteso a terra in una pozza di sangue. A giungere sul luogo del delitto, anche il pubblico ministero di turno, Massimiliano Siddi.

Ed è proprio lui che ha aperto in Procura un fascicolo per omicidio. Le indagini procedono a tutto tondo, senza tralasciare alcuna possibilità, anche se sembrerebbe esserci già un sospettato. Sulla sua identità, però, bocche serratissime. 

Quel che sembrerebbe certo è che la morte di Gianlorenzo non sia stata affatto casuale. L'83enne - si ipotizza - conosceva il suo assassino e l'aggressione sarebbe stata la tragica conclusione di una lite legata a questioni di confini. Ma sono solo ipotesi. Si dovrà innanzitutto attendere l'esito degli accertamenti tecnici e dell'esame autoptico per confermare l'ipotesi di morte violenta, poi si potrà procedere nelle indagini.

Anche se l'omicidio è stato commesso sul territorio di Tuscania, l'uomo non era molto conosciuto in paese, essendo originario di Marta. Ed è proprio in ambiente martano che gli inquirenti pare stiano scavando per venire a capo della morte violenta di Angelo Gianlorenzo. 

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