VITERBO - Dopo le polemiche per la sospensione della pre-apertura della caccia, che si doveva svolgere il primo e il 2 settembre, stabilita dal Tar del Lazio, che ha accolto il ricorso presentato dal Wwf, parte ufficialmente oggi la stagione venatoria, che dovrebbe coinvolgere circa 10mila cacciatori fra quelli della provincia viterbese e quelli provenienti dall’Umbria, in base agli accordi di interscambio sottoscritti dalle amministrazioni provinciali e dalle varie associazioni.

“Rivolgo come ogni anno un caloroso in bocca al lupo a tutti i cacciatori – ha dichiarato l’assessore provinciale alla Caccia Franco Simeone -. Nelle settimane scorse abbiamo concluso con successo l’accordo sulla mobilità venatoria con le province umbre di Perugia e Terni, un accordo elaborato a seguito di ampia concertazione con le associazioni venatorie e gli ATC della Tuscia. Un accordo che rafforza i rapporti di collaborazione con gli amici umbri per consentire un corretto e positivo interscambio, salvaguardando nel contempo i diritti e le esigenze dei cacciatori viterbesi. Allo stesso tempo non posso non raccomandare a tutti il rigoroso rispetto delle leggi affinché lo svolgimento dell’attività venatoria risulti pienamente compatibile con l’ambiente''.

Da oggi si potranno cacciare il coniglio selvatico, il fagiano, il merlo, la quaglia, la tortora, l’alzavola, il beccaccino, la canapiglia, il codone, il fischione, la folaga, il frullino, la gallinella d’acqua, il germano reale, la marzaiola, il mestolone, il moriglione, la pavoncella, il porciglione, la volpe e la lepre.

Dal 1° di ottobre l’allodola, la beccaccia, il cesena, il colombaccio, la cornacchia grigia, la gazza, la ghiandaia, il tordo bottaccio, il tordo sassello e la starna. Il cinghiale e la moretta si potranno cacciare dal 1 novembre al 31 gennaio.

Per l'intera stagione venatoria la caccia è consentita tre giorni per ogni settimana, che il titolare della licenza può scegliere fra quelli di lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica.