ANNO 14 n° 117
Comunali - Antoniozzi
ignora che č vietato
diffondere sondaggi
>>>>>>di Beniamino Mechelli<<<<<<
15/05/2013 - 04:00

di Beniamino Mechelli

VITERBO - Debbo essere sincero: un po’ mi dispiace polemizzare con un artista come Alfonso Antoniozzi. L’ho conosciuto nell’estate 2009, allorquando interpretò in modo mirabile ''Il testamento di Tito'' nella versione sinfonica della'' Buona Novella'' di Fabrizio De André, eseguita dall’orchestra del TusciaOperaFestival e organizzata dall’Associazione culturale di cui sono tra i fondatori nonché il presidente. Il soprano Simonetta Chiaretti, lo stesso Antoniozzi e il maestro Stefano Vignati, i musicisti e il coro furono protagonisti di una serata memorabile. Fu un grande omaggio a Faber in occasione del decennale della morte.

Ma è stato lui, con un messaggio postato su Facebook, giratomi da un amico, in quanto io non frequento alcun social network, che mi ha tirato, per così dire, per la giacca. Antoniozzi ha infatti scritto: ''ViterboNews24 titola 'Spiegate a Giacomo Barelli che esiste ancora la libertà di stampa'. E’ vero. Esiste talmente che si sono presi il diritto di non stampare i risultati di un sondaggio con il quale ci hanno assillato in prima pagina nelle ultime settimane. Più libertà di questa…''.

A parte il fatto che per un quotidiano web sarebbe assai complicato ''stampare'', non posso esimermi di sottolineare che Antoniozzi ha preso la seconda cappellata in pochi giorni (la prima è stata quella di proporre un gemellaggio con Avignone ignorando che è stato fatto più di mezzo secolo fa).

Dall’altro ieri, infatti, la legge vieta di pubblicare qualsivoglia sondaggio. A titolo di cronaca riporto il testo delle disposizioni impartite in proposito dal ministero degli Interni: ''In vista delle elezioni comunali del 26 e 27 maggio prossimi, dalla mezzanotte di oggi (13 maggio 2013, ndr) è vietato rendere pubblici o diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull'esito delle elezioni e sugli orientamenti politici degli elettori, anche se sono stati realizzati in un periodo precedente''. Mi sembra una ragione sufficiente per rimuovere il nostro sondaggio dalla home. Anche se, come abbiamo costantemente spiegato, pubblicando periodicamente i risultati, il rilevamento non ha alcun valore scientifico e che era finalizzato solo registrare, come ha fatto, l’umore dei lettori.

Al di là di tutto, Antoniozzi e quant’altri volessero prendere visione dei risultati, possono farlo tranquillamente e senza alcuna ''censura'': basta accedere con un clic al banner ''archivio sondaggi'' per togliersi tutte le curiosità del caso. Nell'archivio web, inoltre, sono reperibili tutti gli articoli relativi al medesimo sondaggio.

Che dire ancora. Nulla. Antoniozzi è un artista, quasi sempre impegnato in battaglie giuste, come quella contro i tagli ai finanziamenti ai teatri, ai conservatori, alle orchestre. Peccato che proprio a Viterbo, sua città natale, abbia avuto una sbandataccia.

Però canta bene.






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