VITERBO - Si chiude con le tappe di Grosseto e Viterbo, previste sabato 10 settembre, e a Roma il giorno seguente, la prima settimana del tour di (Di)Stanze, il progetto fotografico che documenta il rapporto tra genitori e figli espatriati all'estero.

La famiglia 2.0, dove le distanze vengono colmate unicamente con l'utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione, è una condizione sempre più diffusa, specialmente tra i giovani: nel 2014, dei novantamila italiani che hanno spostato la propria residenza all'estero la metà aveva meno di 40 anni.

Il viaggio di Max Cavallari – ventisettenne fotografo cremasco, ideatore del progetto – è iniziato lunedì. Nelle prossime settimane toccherà varie zone dell'Italia, da Nord a Sud passando dalle riviere. Paesi, città, metropoli: le famiglie 2.0 non hanno una provenienza specifica, non fanno parte di élite né si rifanno a particolari ceti sociali. Sono una realtà in via d'espansione, che porta con sé interrogativi e riflessioni attuali: dalle motivazioni di chi espatria al superamento dei digital divide, passando per lo sviluppo di forme d'affetto ricostruito. Un intreccio, questo, che è valso al progetto l'esposizione dell'anteprima al festival Fotografia europea a Reggio Emilia.

Durante questo mese, i lavori e le tappe verranno documentate sia sui social network sia attraverso questa mailing list. È possibile approfondire il progetto e seguirne gli sviluppi tramite tramite il profilo facebook di (Di)Stanze – progetto fotografico, scrivendo a distanzeprogettofotografico@gmail.com oppure, infine, sul sito internet del progetto. Ed ora, si comincia.

Le tappe della settimana: lunedì 5 Melzo; martedì 6 Piacenza; mercoledì 7 Torino; giovedì 8 Genova; venerdì 9 Pistoia e Lucca; sabato 10 Grosseto e Viterbo; domenica 11 Roma.