VITERBO - Verrà recuperata domenica 20 maggio la carcassa di un aereo da turismo, di proprietà dell’Aeroclub di Viterbo, precipitato 32 anni fa nei boschi del Pratomagno, in località Prato della Cassa, in provincia di Arezzo. Sarà il Cai, Club alpino italiano, ad occuparsi della rimozione dei rottami. Due squadre partiranno alle otto del mattino mentre a mezzogiorno sono previste le operazioni finali, alla presenza anche del Presidente dell'aeroclub di Viterbo, di cui faceva parte l'aereo caduto, e del pilota dell'elicottero dei vigili del fuoco che ebbe un guasto durante il recupero delle vittime.

I fatti – A bordo dell’aereo da turismo, partito il 16 novembre 1980 dall’aeroclub di Viterbo, c’erano tre persone, che morirono in seguito all’incidente. All’epoca la notizia fece parecchio clamore, non solo per l’episodio in sé, ma per la serie di incidenti che capitarono in seguito. L'elicottero dei vigili del fuoco intervenuto per cercare le vittime, infatti, subì un'avaria, e cadde a sua volta, fortunatamente senza vittime. E nel giro di pochi giorni, lì vicino, si schiantò un altro aereo da turismo, anche questo senza conseguenze per le persone a bordo.

Le fasi di recupero – Saranno divise in tre parti. Le squadre partiranno alle 8 del mattino da sentieri diversi che arrivano alla località Prato della Casa, dove si trova il relitto dell’aereo. Il percorso servirà anche a ripulire il sentiero, nella fase di avvicinamento al punto di ritrovo. Una squadra partirà dal foro sulla strada panoramica che dalla Trappola conduce verso la cima del Pratomagno. La seconda squadra, invece, si muoverà dalle antenne di Mondrago collocate sopra a Pulicciano. Una terza squadra inizierà ad operare invece da subito sul luogo dove si trova il velivolo, rimuovendo le parti più grandi della carlinga.