ANNO 14 n° 117
Un giornale tutto gialloblu
Abbiamo cambiato i colori per la festa

di Redazione Viterbonews24

VITERBO – Siamo tutti gialloblu. Dentro e fuori. In questo giorno di festa, uno dei pochi giorni in cui Viterbo è protagonista in positivo, è necessario schierarsi. Siamo tutti viterbesi, un po’ come quando c’è Santa Rosa, ma allora si vince facile, perché quella festa viene una volta l’anno, e tutto sommato basta aspettare con fiducia. Oggi, invece, che la Viterbese ha vinto il campionato, è arrivata prima e non inter pares, ma supra pares, è tutto diverso.

C’erano tifosi, per dire, che al tempo dell’ultima promozione, nel 1999, neanche erano nati. E neanche ai tempi della penultima, 1995. Oggi i primi già guidano lo scooter (o la minicar, brrr), gli altri hanno già la patente e vanno a votare. C’è gente che aspetta da anni, insomma, il concatenarsi degli eventi, quell’alchimia che sta dietro un successo. La squadra forte, certo, ma non basta. Serve pure una società seria, fatta di persone serie. Servono le coincidenze giuste, e un pizzico di fortuna. Insomma, un cocktail raro, che qui semmai si è sempre stato fatto all’incontrario: squadre così così, dirigenze di cazzari (per non dire peggio), una sfiga maledetta anche nei più piccoli episodi.

Oggi è la rivincita, e ce la godiamo fino in fondo. Da cronisti, da viterbesi, e anche un po’ da tifosi (perché non date retta a chi dice che i giornalisti debbono essere super partes, perché non è vero: un conto è essere equilibrati, un conto faziosi). E coloriamo la nostra testata di gialloblu, i colori della squadra e della città, oltre a fornire una serie di contenuti speciali, e in continuo aggiornamento, in questi giorni di festa: articoli, immagini, video, che troverete soltanto da noi, e che speriamo siano di vostro gradimento.

(Invia le immagini della tua festa gialloblu via mail a redazione@viterbonews24.it o via Whatsapp al 349.8294963)

Nella speranza che una vittoria così non sia l’ultima, calcisticamente parlando, e che funga da stimolo per tutti quelli che invece non sono hanno paura di vincere, ma anche di schierarsi. Nel football come nella vita.



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