ANNO 14 n° 79
Claudia Moretti
Trova 100 milioni ma Bankitalia non le cambia la somma in euro

VITERBO - Trova 100 milioni di lire in una vecchia cassaforte ma Bankitalia rifiuta di cambiare la cifra in euro dal momento che sono trascorsi più di 10 anni dal passaggio all'euro. Sì è rivolta così ad Agitalia, associazione che si occupa della riscossione di libretti bancari e postali antichi, la protagonista di questa vicenda. Si chiama Claudia Moretti, ha 40 anni, è originaria di Viterbo ma residente a Pesaro e lavora come precaria in un call center.

La donna, a seguito della morte dello zio materno, deceduto alcuni anni fa senza moglie né figli, ha ereditato, tra le altre cose una casa in campagna. All’interno dell’abitazione, qualche mese fa, durante alcuni lavori di ristrutturazione, dietro un quadro, ha trovato una cassaforte con all’interno alcuni documenti, lettere private e una somma di ben 100 milioni in banconote da 100mila lire.

E' facilmente immaginabile lo stupore e la gioia della donna al ritrovamento di tutto quel denaro.

Ma a tanta gioia è seguito, parimenti, un grande sconforto quando si è recata alla sede di Bankitalia per chiedere il cambio ma le è stato detto che quelle banconote non avevano più alcun valore essendo trascorsi più di 10 anni dall’entrata in vigore dell’euro e quindi le lire erano da considerarsi moneta senza valore legale.

La donna ha allora conferito mandato all'ufficio legale di Agitalia per agire al fine del recupero della somma presso la Banca d’Italia per l’importo di Euro 51.645,69.

''Infatti - si legge nella nota inviata a questo proposito dall'associazione - , se è vero che è scaduto, in astratto, nel 2012 il termine dei dieci anni previsto per il cambio lira/euro, è altrettanto vero che il termine per la Signora Moretti decorre da quando la ha ritrovato le banconote e quindi si è trovata giuridicamente nella condizione di poter richiedere il cambio in euro. Del resto la Giurisprudenza prevalente è pacifica nel ritenere che il termine di prescrizione o decadenza per il soggetto decorre da quando lo stesso è posto nelle condizioni di esercitare il suo diritto''.




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