ANNO 14 n° 117
''Scuola, per le maestre serve una soluzione politica''
Silvia Somigli (Uil): ''Occorre un decretore su Quota 100''

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo:

''A nostro parere, la magistratura del Cds, con la sentenza del 12 marzo ha messo in discussione la via dei ricorsi legali. Lascia aperta la questione, che resta, comunque, una grande incompiuta. Serve una soluzione politica. Quella definita nel decreto legge 'Dignità' lascia fuori molte maestre e di conseguenza crea problemi di funzionalità e di continuità didattica.

Il Consiglio di stato ha infatti emesso due sentenze nelle quali viene ribadito che gli insegnanti in possesso di un diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002 saranno esclusi dalle Graduatorie a esaurimento (Gae), ossia le graduatorie a cui sono iscritti i docenti in possesso di abilitazione all'insegnamento e che sono utilizzate per l'assunzione in ruolo. Chi ha il diploma magistrale dovrà pertanto essere inserito non nelle Gae ma nelle Graduatorie d'istituto che vengono utilizzate per le supplenze annuali e temporanee.

Proprio in questi giorni le mamme e i papà della provincia di Pavia hanno lanciato una petizione nella quale chiedono che le maestre dei loro figli possano (e debbano) continuare la loro attività. E' la riprova che la comunità educante, reagisce alla burocrazia e alla politica incapace di dare risposte coerenti e riconosce il merito - quello vero - delle maestre a cui lo stato ha riconosciuta pienezza e capacità professionale, avendole confermate in ruolo dopo un anno di formazione e prova.

Serve un emendamento al cosiddetto decretone su Quota 100 che integri e modifichi quello già presentato dal senatore Pittoni, che mantenga in servizio queste maestre ovvero le ammetta direttamente al concorso riservato, nel caso non fossero in possesso dei tre anni di servizio''.

Silvia Somigli, segretario regionale Uil Scuola




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