ANNO 14 n° 117
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La storia della sacra reliquia del prepuzio
Sparita misteriosamente nel 1983 così come era arrivata in paese nel 1527

CALCATA - La più singolare reliquia era conservata a Calcata fino a una trentina di anni fa: la reliquia del sacro prepuzio era nella chiesa del Santissimo Nome di Gesù. Un pezzo celebre, al punto di essere citato nel romanzo di Saramago “Il Vangelo secondo Gesù” e, persino, nell’Ulisse di Joyce.

Il parco Valle del Treja continua a mantenere viva la memoria di questo reperto trafugato, secondo la leggenda, durante il Sacco di Roma nel 1527 e scomparso definitivamente dopo il furto del 1983. La reliquia della circoncisione di Cristo 'era contenuta in un prezioso scrigno incastonato di pietre e a interessare l’ignoto lanzichenecco fu il contenitore e non il contenuto. La carestia e la peste, che si era diffusa nella città, fecero fuggire il soldato di ventura, che percorse la via Flaminia e trovò riparo in una delle grotte intorno a Calcata. Scoperto dagli abitanti, fu catturato e imprigionato. Solo trent’anni dopo, secondo la tradizione, il reliquiario fu ritrovato nella cella dove era stato nascosto dal lanzichenecco, e portato presso la chiesa di Calcata''.

Qui nel 1983 venne rubata. Un furto misterioso al punto che c'è chi pensa a una segreta acquisizione del Vaticano per il troppo interesse suscitato dalla reliquia. ''Va detto che già una disposizione del Sant'Uffizio del 1900 invitava alla cautela nel culto della reliquia di Calcata, e che, al momento della scomparsa, la teca era già stata da tempo spostata nella canonica, nascosta agli occhi dei devoti'' ricordano dal parco Valle del Treja.

''La storia del lanzichenecco è la versione più accreditata sulla presenza del sacro cimelio a Calcata -si ricorda ancora a proposito della reliquia-. Naturalmente sul fatto fiorirono molte leggende. Una delle più note localmente si basa sulla circostanza che la reliquia sarebbe stata sepolta davanti alla porta di accesso di Calcata. Da quel momento nessun animale volle più varcare la soglia del paese. Buoi, pecore e asini si inginocchiavano davanti alla porta e non c’era verso di farli proseguire. Alla fine, per cercare i motivi del rifiuto, fu scavata una buca e fu così ritrovato il cofanetto. Gli animali tornarono a transitare e gli abitanti a vantarsi della reliquia''.




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