ANNO 14 n° 117
''Geotermia, raccapriccianti le dichiarazioni del M5S''
Il vicesindaco Di Sorte: ''Questa battaglia ce la giocheremo da soli''

BOLSENA - Le dichiarazioni dei parlamentari del Movimento 5 Stelle sull'approvazione di ieri in Consiglio dei Ministri dell'impianto di geotermia nel comune di Castel giorgio sono veramente raccapriccianti. Intendono discolpare il loro Governo da una scelta che hanno assunto con razionalità. E lo fanno omettendo almeno tre passaggi chiave.

Il primo: i sindaci dei territori sono stati sempre contrari all'impianto. Lo sono stati in sede ministeriale durante le conferenze dei servizi, in sede comunale con diversi ordini del giorno. Il territorio, tramite le associazioni, si è sempre dichiarato preoccupato e contrario alla geotermia su Castel Giorgio.

Il secondo: le due Regioni interessate sono state timide, è innegabile e gliene facciamo una colpa. Ma hanno pur sempre dato un parere negativo, che al di là di come la si possa pensare rimane negativo. Il fatto che la nota del CdM reciti 'Il consiglio dei Ministri... ha deciso di superare la mancata intesa della Regione (Umbria ndc)' ne è la prova lampante. Prendersela con chi ha detto ufficialmente 'no' e giustificare chi ha detto 'si' è quantomeno bizzarro.

Il terzo: il Movimento 5 Stelle ci ha fatto credere per anni che loro erano quelli casti e puri mentre noi eravamo gente opportunista e inadeguata. Oggi i loro ministri (Di Maio e Costa) hanno fatto approvare un impianto che poggia su una valutazione di impatto ambientale del MISE che sembrerebbe essere viziata da una incompatibilità del presidente della commissione stessa che al tempo dell'emissione del parere era consulente dell'azienda proponente. In altri tempi il M5S avrebbe occupato le aule dei due rami del Parlamento per una questione del genere...

Ma prediamo atto di questo cambiamento e di ciò che abbiamo visto ieri. È chiaro che da oggi a Bolsena non sono ben accetti personaggi che ricoprono incarichi nei partiti di Governo, soprattutto quelli che fino a ieri dicevano di essere dalla nostra parte e poi hanno smesso di rispondere al telefono. Questa battaglia ce la giocheremo da soli, con le associazioni, i cittadini e quei parlamentari e consiglieri regionali che in questi mesi ci sono sempre stati vicino.

Andrea Di Sorte, il vicesindaco delegato all'ambiente

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