ANNO 14 n° 117
''Falco pellegrino impallinato''
Il Cabs, associazione antibracconaggio, alza il livello di guardia

VITERBO - Una legge vetusta risalente ad oltre un quarto di secolo addietro e con sanzioni (tranne che per la matematica conversione in euro) mai aggiornate. Questo uno dei motivi che secondo il Cabs, l'associazione di volontari esperti in antibracconaggio, contribuiscono a determinare la continuata azione di distruzione dell'avifauna, come di altri animali selvatici, operata dai bracconieri.

L'ultimo animale che ha rischiato di rimetterci le penne, è stato un maschio adulto di Falco pellegrino rinvenuto nel comprensorio di Montefiascone. Secondo quanto reso noto dalla Riserva Naturale Regionale Lago di Vico al povero animale sarebbe stato esploso un colpo di fucile che ha provocato la frattura di un femore. Nel suo corpo i pallini di piombo.

''Per il Falco pellegrino - ha commentato il CABS - la stagione riproduttiva si è già conclusa. Settimane di preliminari, ricerca del sito ed altre azioni volte a mantenere la presenza di un rapace utilissimo all'equilibrio ecologico, sono andate distrutte grazie ad una rosa di pallini di piombo''.

I protezionisti apprendono con preoccupazione quanto diffuso dalla Riserva Naturale, ossia che si tratta dell'ennesimo rapace oggetto di atto di bracconaggio nella provincia di Viterbo.

''Putroppo - ha aggiunto il Cabs - non si tratta di una situazione isolata. Per cercare di fare argine contro il dilagante bracconaggio occorrerebbe potenziare gli organi di polizia specializzati oltre che introdurre, nella legge di settore, i più potenti reati delitti al posto dei più deboli contravvenzionali che ad oggi costituiscono la totalità dei reti venatori''.




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