ANNO 14 n° 117
Foto precedente
E' morto Franco Macrì, ''Garbini'' sudamericano
Sua madre, Lea Lidia, apparteneva alla nota famiglia che portò il servizio di autotrasporto nella Tuscia

VITERBO – Franco Macrì si è spento il 3 marzo a Buenos Aires all'età di 88 anni. Agli inizi degli anni '50, poco più che ventenne, Macrì riuscì in una scalata imprenditoriale che lo ha portato ancora oggi ad essere riconosciuto come uno degli uomini più potenti del Paese. Nato a Roma nel 1930, negli ultimi mesi l'industriale si era ritirato dalla vita pubblica a causa di una grave malattia.

Nonostante in molti non ne siano a conoscenza, il magnate italo-sudamericano da poco passato a miglior vita – oltre ad essere il padre di Mauricio, attuale presidente dell’Argentina – ha una storia in parte collegata a quella di Viterbo.

L’imprenditore è infatti nato dal matrimonio tra Giorgio Macrì, proprietario terriero calabrese e Lea Lidia Garbini, appartenente invece alla storica famiglia che organizzò l'autotrasporto nel Viterbese per tantissimi anni. Quella dei Garbini fu una storia molto importante per la città dei papi: fu solo grazie all’intraprendenza di personaggi come Igino Garbini se nella Tuscia arrivò un servizio di trasporti prima dell’avvento di quello regionale. La società, che iniziò negli anni '30 ed arrivò gradualmente a coprire l'intera area di Roma Nord, rimase attiva fino alla regionalizzazione del servizio arrivata nel 1976, ma per quasi mezzo secolo permise a tutto il territorio di comunicare, crescere ed espandersi.

Ma il legame tra la famiglia Macrì emigrata in Argentina e il ramo dei Garbini stanziatosi a Viterbo non trovò mai spazio: il matrimonio tra Lea Lidia Garbini e Giorgio Macrì non durò a lungo e Franco scelse di trasferirsi con il padre e i suoi fratelli a Buenos Aires. Fu per questo che in una delle sue visite in Italia, Mauricio scelse di recarsi in Calabria a San Giorgio Morgeto, città natale di suo nonno, mentre ignorò totalmente l’ipotesi di raggiungere Viterbo e riallacciare i contatti con la sua parentela viterbese.




Facebook Twitter Rss