ANNO 14 n° 117
''Come direbbe Andrea'', una serata per ''Arenone''
Ieri sera al Teatro Caffeina amici e colleghi hanno ricordato il giornalista ad un mese dalla scomparsa

VITERBO - 22 gennaio. Quel giorno se ne è andato un amico, un fratello, un compagno, un collega, un genio, un folle: Andrea Arena. Ieri sera, 22 febbraio, al Teatro Caffeina di Viterbo, è stata organizzata una vera rimpatriata, (perché in fondo di questo si è trattato) una festa per il ''gigante''.

Sono intervenuti gli amici di vecchia data, che hanno ricordato le tante trasferte calcistiche (Andrea era appassionato per la sua Lazio – nessuno è perfetto Andre'). Colleghi che hanno vissuto al 100% il suo percorso giornalistico, il suo talento e la sua ironia che faceva invidia a chiunque, come ha ricordato Simone Canettieri parlando della loro prima esperienza con il quotidiano La Voce, una storia che ha emozionato tutti i presenti stampando sorrisi e facendo riempire gli occhi di lacrime.

Pomi, Savino, Crocoli e Ludovisi hanno condiviso con tutti il racconto dell'esperienza da direttore di Viterbonews24. Sono stati mesi in cui Andrea ha dato tutto se stesso, non risparmiandosi un solo giorno, con le sue idee visionarie e geniali. Toccanti anche gli interventi di Maurizio Donsanti ed Eleonora Celestini, colleghi di tifo gialloblu, una passione che viene trasmessa da padre in figlio, come direbbe Andrea.

La serata ha avuto al centro, sì, Andrea Arena, ma ognuno di noi ha sicuramente percepito anche quel quid che lui metteva in ogni cosa: la passione. La passione e l'ardore aleggiavano nell'aria ieri sera, erano tangibili. Non c'è stato intervento che non abbia ricordato questo suo pregio, che nel bene e nel male lui esprimeva sempre. Al termine dell'evento, ognuno ha fatto volare in cielo un palloncino con su scritto una frase, un pensiero dedicato ad ''Arenone''. Che ti arrivino tutti grande uomo e nel leggerli potrai ridere sotto i baffi e prenderci in giro (tu avresti usato un altro termine).




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