ANNO 14 n° 110
Serie A: la Roma di Mourinho puņ ambire al titolo?
10/08/2022 - 17:24

A pensarlo sono in tanti, a dirlo in pochi. Eppure, la Roma di José Mourinho si accinge a disputare una stagione da protagonista, in virtù di una campagna acquisiti pressoché perfetta e di una ritrovata sicurezza nei propri mezzi. Certo, gli equilibri nel calcio sono precari ed è facile attraversare un periodo di crisi in grado di mandare all'aria una stagione intera, ma le vittorie si ottengono grazie ai grandi giocatori e agli allenatori capaci. E a Roma ci sono entrambe le cose. Eccome se ci sono.

Una rosa completa, con una panchina profonda

Tra i mesi di luglio e agosto, sulla scia di quanto di buono aveva fatto al termine della passata stagione, la dirigenza giallorossa ha portato a termine diversi acquisti interessanti. Grazie all'asse portoghese Pinto-Mourinho, nella capitale sono arrivati giocatori che il tecnico ha contattato di persona e voluto fortemente. Wijnaldum è un centrocampista duttile e completo, forte negli inserimenti e abile nel recuperare palla; Matic è un mastino del centrocampo; Dybala ha i colpi del fuoriclasse e sa disegnare traiettorie impossibili.

Certo, è partito Veretout, che tanto aveva dato alla squadra durante le prime stagioni in giallorosso, ma che mai era riuscito ad entrare in piena sintonia con Mourinho. E poi, è arrivato anche Celik, terzino turco veloce e abile con la palla al piede, le cui recenti apparizioni lasciano intravedere tanta voglia e qualità. Senza dimenticare che Mourinho è un maestro nel gestire l'abbondanza e nel saper motivare i giocatori che subentrano dalla panchina. La tifoseria sta vivendo un inizio di stagione all'insegna dell'entusiasmo, così come i bookmakers, le cui quote e pronostici delle partite di Serie A vedono una Roma tra le prime della classe.

E a che punto sono le altre?

Se Juve, Inter e Milan hanno aggiunto ulteriori frecce al proprio arco, questo non è il caso del Napoli, che sembra quella più in difficoltà tra le squadre di testa. Una campagna acquisti non proprio esaltante, accompagnata da numerose polemiche lanciate da stampa e tifosi, hanno accompagnato la squadra per tutta l'estate. A fare da scudo all'ambiente ci hanno pensato prima Spalletti e poi De Laurentiis, entrambi sembrati distesi e concentrati sul progetto, quasi a voler nascondere la mancanza di serenità che si percepiva intorno. La Juventus ha aggiunto giocatori del calibro di Pogba, Di Maria e Bremer a una squadra già forte. A rovinare parzialmente la festa ci ha pensato l'infortunio occorso proprio a Paul Pogba, il quale ha dichiarato di voler disputare il Mondiale prima di sottoporsi a un eventuale intervento chirurgico. Una scelta, questa, che potrebbe complicare i piani bianconeri, il cui obiettivo era infoltire un centrocampo a corto di fosforo. Non si discute, invece, l'apporto che darà Angel Di Maria, trequartista dai piedi educatissimi, reclutato per sostituire l'uscente Dybala. Il progetto giovane del Milan continua a crescere con l'arrivo del belga De Ketelaere, attaccante di belle speranze che con le sue giocate ha saputo incantare la Jupiler League. Un altro belga è arrivato a rafforzare le fila dell'Inter. Lukaku è il centravanti che tanto è mancato lo scorso anno, soprattutto durante la seconda metà di stagione, quando Dzeko e Lautaro sono apparsi svuotati e svogliati. Con lui, è approdato alla corte di Inzaghi anche Mkhitaryan, georgiano ex Roma che sa bene come e quando innescare i propri compagni. Se la Roma ha migliorato la rosa tanto da ridurre il gap con le squadre di testa, l'Inter resta probabilmente la favorita.







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