ANNO 15 n° 199
Trevignano, i fedeli non arretrano: “Gisella Cardia moltiplicava la pizza e gli gnocchi'
Racconti di presunti miracoli gastronomici resistono, nonostante indagini e smentite scientifiche

TREVIGNANO - Anche dopo lo stop imposto dal Tar del Lazio, lo sgombero disposto dal Comune e le analisi genetiche che attribuiscono alla stessa Gisella Cardia il Dna presente sulle lacrime della Madonna, il nucleo più fedele dei seguaci della veggente continua a sostenere l'autenticità dei presunti miracoli legati alla figura della donna di Trevignano.

Al centro dei nuovi racconti tornano episodi già noti, legati in particolare a misteriose “moltiplicazioni” di cibo. A rilanciare queste testimonianze è stata di recente una fedele intervistata durante un servizio televisivo, che ha descritto un momento vissuto nella casa della veggente, quando, a suo dire, una sola scatola di pizza sarebbe bastata a sfamare una ventina di persone. “Ne prendevamo un pezzetto ciascuno, ma la pizza sembrava non finire mai”, ha dichiarato. “Qualcuno ne portò via persino un po’ a casa”.

Un evento che, nella lettura di alcuni seguaci, richiama direttamente la moltiplicazione dei pani descritta nei Vangeli, e che viene interpretato come segno di una benedizione divina operata tramite la veggente.

Ma il racconto della pizza non è l’unico. Gli stessi sostenitori ricordano anche una cena in cui sarebbero bastati pochi gnocchi e un avanzo di coniglio per sfamare ben quindici commensali. “Gli gnocchi non finivano mai mentre li versavo”, aveva raccontato in passato la stessa Cardia.

Questi presunti prodigi, ampiamente circolati tra i fedeli e già oggetto di critiche e verifiche nel passato, tornano oggi sotto i riflettori in un momento particolarmente delicato. Gisella Cardia, infatti, è al centro di un’inchiesta giudiziaria per truffa e rischia il rinvio a giudizio. Le ultime perizie smentiscono l’origine miracolosa di uno degli episodi più discussi, le lacrime di sangue della statua mariana, attribuendone la natura a tracce biologiche della stessa veggente.




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