ANNO 14 n° 111
‘’Ci hanno parlato di un trasferimento di due settimane invece era tutto deciso''
Gli ambulanti contro il trasloco al Carmine: ''Lì non ci sono servizi, non accettiamo diktat da nessuno''
16/02/2020 - 06:47

VITERBO - ''Al Carmine non ci sono servizi. Non c’è nulla. Il posto è particolarmente angusto. Continueremo a protestare perché non accettiamo diktat da nessuno''.

A parlare è Daniele Bellachioma in rappresentanza degli ambulanti che ieri avrebbero dovuto traslocare dal Sacrario al Carmine. Alcuni di loro, invece, compreso Bellachioma, erano al Sacrario per protestare.

''Abbiamo saputo dai giornali che ci sarebbe stato questo trasferimento. Dal Comune dicono di averci informati, ma così non è stato. O almeno non per tutti'' ha proseguito.

''Il trasferimento tra l’altro sarebbe stato provvisorio, di un paio di settimana - ha aggiunto Bellachioma -  invece da voci di corridoio abbiamo scoperto che il trasloco sarebbe stato definitivo grazie a una seconda delibera, firmata in un secondo momento, di cui noi non sapevamo nulla. E' stata una cosa ingannevole e secondo me ai limiti della legalità. Nella seconda delibera si parlerebbe di un trasferimento al Carmine almeno fino a dicembre''.

Eppure ''di alternative ne avevamo date, eccome'' ha sottolineato. Durante gli incontri avuti in Comune con l’assessore Alessia Mancini, ''abbiamo proposto di trasferirci a piazza della Rocca, in viale Marconi a piazza del Teatro, all'Ellera. Nessuna è stata presa in considerazione perché il Carmine era la più semplice, la più veloce, al più economica e quella che creava meno problemi a tutti''.

Gli ambulanti dicono no al Carmine ''perché - puntualizza ancora Bellachioma - non ci sono servizi, il posto è particolarmente angusto e non accettiamo diktat da nessuno''.

Così oltre alla raccolta firme, che sta proseguendo per bloccare il trasferimento (la sottoscrizione dovrebbe aver superato le 1500 adesioni) gli ambulanti hanno già annunciato la volontà di ricorrere al Tar.





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