VITERBO - (MDL) Nessun rincaro in bolletta a ''scatola chiusa''. Il sindaco Arena respinge l'ipotesi di un aumento delle tariffe dell'acqua ma il suo no deciso, in realtà, è più un ''ni''. Davanti a un piano certo e puntuale e a garanzie precise sul futuro della società che gestisce la rete idrica, il sindaco Arena potrebbe anche cedere all'aumento del 2 per cento e fare un ''sacrificio'' ora per essere ''compensato'' in futuro.

''Senza avere certezze - chiarisce il sindaco - sono contrario ad aumentare le tariffe e ognuno si dovrà prendere le proprie responsabilità''. Arena però sottolinea che le azioni intraprese fino a questo momento da Talete sono state sollecitate da Arera come condizioni per ottenere la concessione del mutuo.

''Talete, ingenerando anche il malcontento e le proteste dei cittadini, ha chiesto il conguaglio sulle bollette - spiega il sindaco - e il deposito cauzionale. La terza condizione di Arera è l'aumento delle tariffe, che attualmente sono al 7%, al 9%. L'aumento in bolletta sarebbe quindi del 2%. Su garanzie ben precise - continua Arena - penso che tutti i sindaci alla fine potrebbero anche convenire sull’aumento del 2 per cento. Il sacrificio lo possiamo fare pure tutti, ma poi dobbiamo avere la certezza sul futuro di Talete e la possibilità di recuperare in futuro gli aumenti che per forza dobbiamo sostenere adesso''.

E con gli altri sindaci, Arena si confronterà nell'assemblea dell'Ato convocata per il 10 dicembre per trovare un'intesa. Subito dopo, da solo o insieme agli altri, farà formale richiesta di incontrare la Regione e Arera a cui chiede impegni precisi. ''Dobbiamo capire se c’è, come io credo che ci sia, la volontà di continuare ad avere un’acqua pubblica di proprietà dei Comuni. E’ chiaro - conclude Arena - che le risorse servono anche perché ci sono tantissimi acquedotti di tanti comuni, compreso anche quello di Viterbo, che hanno bisogno di migliorie''.