ANNO 14 n° 89
Tassa di soggiorno, polemica su come
sarà spesa la cifra
I gestori delle strutture ricettive chiedono di avere voce in capitolo
27/07/2015 - 02:01

di Roberto Pomi

VITERBO – Tassa di soggiorno, l’amministrazione comunale ha previsto l’incasso di 140mila euro. Questa la cifra che compare sulla proposta di deliberazione del bilancio 2015. Sul documento è anche riportato come si intende spendere la posta: 70mila euro per spese di promozione e attività culturali, 55mila euro in interventi per la promozione del turismo, 15mila per il miglioramento della fruibilità della città.

Una decisione non definitiva ma che è destinata ad aprire un dibattito. La città infatti ha bisogno di interventi di riqualificazione e di decoro urbano importanti e la cifra di 15mila euro destinati a questo aspetto ha già sollevato diverse critiche, soprattutto tra i titolari e gestori delle strutture ricettive. Infatti questa categoria, che si ritiene colpita dal balzello deciso da Palazzo dei Priori, ha chiesto più volte di essere consultata per stabilire come meglio mettere a frutto le cifre ricavate dalla tassa di soggiorno.

Considerando il loro contatto quotidiano con i turisti hanno sicuramente il polso della situazione e conoscono di cosa chi viene in visita alla città si lamenta. Su 8400 comuni italiani solo 400 hanno introdotta la tassa di soggiorno. Si paga da un minimo di un euro a un massimo di 2,50 al giorno. Esentati dal pagamento gli over 65 e gli under 19, gli studenti Unitus, i disabili, chi assiste disabili, chi viene in città per curarsi nella formula del day hospital e chi lo assiste.

Sconto del 50% per i gruppi organizzati sopra i 25 elementi. La tassa varia anche in base al tipo di struttura dove si decide di soggiornare e al numero di stelle. C’è la categoria alberghi, residenze turistiche e motel che prevede la tariffa di 1,10 euro se tre stelle; 1,20 euro se quattro stelle; 2,50 euro se cinque stelle. Altra fascia è costituita da case e appartamenti per la vacanza. Qui il prezzo varia in base alla categoria: 1 euro per terza e quarta categoria; 1,10 per la seconda; 1,20 per la prima. Un euro è invece la tariffa per gli agriturismi a una margherita; 1,10 per due o tre margherite; 1,20 per quattro, cinque margherite.

La tassa non è dovuta dopo il settimo giorno.






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