ANNO 14 n° 110
Zingaretti: ''Dal 31 dicembre fuori dall'emergenza arsenico''
14/11/2014 - 15:44

VITERBO - ''Entro il prossimo 31 dicembre finirà l'emergenza arsenico in tutti i comuni del Viterbese senza alcun aumento in bolletta per i cittadini’’. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che oggi ha visitato l'impianto di dearsenificazione di Monte Jugo, nelle campagne tra Viterbo e Montefiascone. Con Zingaretti l'assessore all'Ambiente Fabio Refrigeri, il consigliere regionale Enrico Panunzi e il sindaco del capoluogo Leonardo Michelini.

L'impianto, in grado di trattare 120 litri d'acqua al secondo, abbassando drasticamente i livelli di fluoro e di arsenico, garantirà l’approvvigionamento di acqua potabile a Viterbo. In particolare il livello di arsenico, che in entrata é attorno ai 20-25 microgrammi/litro, in uscita (dopo almeno 10 filtraggi) scenderà a 2-3 milligrammi litro, ben sotto il nuovo tetto di legge fissato dall'Ue di 10 milligrammi litro.

Quello di Monte Jugo, costato circa 2 milioni di euro, é l'impianto più rappresentativo del lotto e ha una vita minima di 10 anni. Ma dal primo gennaio 2015 in tutti i 44 comuni interessati dall’emergenza arsenico, grazie agli interventi finanziati dalla Regione Lazio, la concentrazione nell'acqua per uso umano sarà entro i limiti di legge. Si chiudono, infatti i lavori per la realizzazione degli impianti di dearsenificazione nei comuni che rientrano nella fase lI di intervento (la fase I aveva riguardato 15 Comuni). Un impegno finanziario per 48 milioni di euro che ha portato alla realizzazione di 86 impianti in totale.

Dal 2012, la Regione ha iniziato l'esecuzione di opere per la potabilizzazione delle acque destinate all'uso umano contenenti concentrazioni di arsenico e fluoruri oltre i limiti previsti dalla legge in provincia di Viterbo, mediante impianti di trattamento delle fonti contaminate. In particolare è stata prevista una I fase degli interventi che ha interessato 30 impianti in 15 comuni per trattare le fonti idropotabili che presentano una concentrazione di arsenico superiore a 20 microgrammi per litro.

La Regione Lazio ha inoltre realizzato direttamente una Il fase di interventi che ha interessato 27 impianti ricadenti in comuni aderenti al gestore unico Talete, e ha finanziato 29 impianti in comuni non aderenti a Talete, che presentano una concentrazione di arsenico compresa tra 10 e 20 milligrammi litro.

Allo stato attuale i lavori previsti nella l fase degli interventi risultano sostanzialmente ultimati e in corso di trasferimento a Talete e ai comuni interessati. I lavori previsti nella fase II si concluderanno il 31 dicembre, ad eccezione di alcuni impianti che risultano in ritardo rispetto alle previsioni per cause che si sono manifestate in corso d'opera, e per i quali sono state comunque predisposte azioni tali da garantire a decorrere dal 10 gennaio 2015 l'erogazione di acqua in rete conforme ai parametri di legge. Al fine di assicurare la piena funzionalità degli impianti la Regione realizzerà una prima fase di affiancamento, nel corso del 2015, per consentire la presa in carico degli impianti da parte del gestore.

''La nostra ossessione era quella di completare i lavori entro il 31 dicembre, e con grande attenzione abbiamo condotto in porto questo risultato'. Lo ha detto l'assessore all'Ambiente della Regione Lazio Fabio Refrigeri, durante il sopralluogo al dearsenificatore di Monte Jugo nel Viterbese con il governatore Nicola Zingaretti. 'Voglio fare anche un appello al territorio che ha partecipato, come testimonia la presenza oggi del consigliere Panunzi, in maniera attentissima e al dettaglio - ha aggiunto - Questa è un'operazione enorme che si risolve sui dettagli, e la buona riuscita di questa operazione così consistente da 48 milioni è stata dovuta anche alla grande attenzione dei territori proprio sulle piccole cose. Ora chiediamo a tutti grande senso di responsabilità, a partire dai sindaci - ha detto ancora - perché la partita ce la giochiamo con la gestione futura. Noi ci abbiamo messo del nostro anche per il prossimo anno, perché pensiamo che oltre ad aver fatto gli impianti questo sistema abbia bisogno di un elemento di start up importante anche dal punto di vista della formazione per la gestione. Per il 2015 ci siamo, e sono convinto - ha concluso Refrigeri - che poi i territori, in autonomia, sapranno far sì che la gestione e l'erogazione del sistema idrico integrato vengano fatte nel migliore modo possibile''.

 

 

 

 

 





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