ANNO 14 n° 107
Volano gli stracci in casa Pd
Alcuni candidati, delusi dalle preferenze, fanno la voce grossa con Fioroni
16/06/2018 - 06:24

VITERBO – Volano gli stracci in casa Pd e se non è resa dei conti, poco ci manca. Le urne domenica scorsa hanno riservato l’ennesima batosta (dopo quella delle politiche e delle regionali) al Partito democratico che si vede soffiare il turno di ballottaggio con Giovanni Arena, candidato del centrodestra, da Chiara Frontini e dalle sue liste civiche. Come se non bastasse il giudizio degli elettori, che hanno riservato ai dem l’8,9 per cento dei consensi, in casa Pd ci hanno pensato da soli a complicarsi la vita.

Questa volta non già per la nota e ormai acquisita vicenda degli “scissionisti” (Serra e company ndr), ma per una questione – pare – di calcoli. Il condizionale nella vicenda è d’obbligo perché sembra che, almeno in questo caso, i panni li abbiano lavati in casa. Ma tra rumors, conferme e smentite, le voci si stanno facendo sempre più insistenti.

A innescare la ''bomba'' sarebbero state le preferenze riportate da alcuni candidati. Rimasti delusi dai voti ottenuti, si sarebbero presentati direttamente da Giuseppe Fioroni a chiedere spiegazioni. Un confronto che sarebbe stato tutt’altro che pacifico: i toni sarebbero stati accesi, anche di molto. Il fatto è che i delusi dalle urne accuserebbero l’ex ministro di non aver rispettato gli ''accordi'' e di aver favorito all’ultimo, in qualche modo, un altro candidato a danno loro, per questo lui, e non loro, avrebbe preso più preferenze. Da precisare che nessuno dei protagonisti risulta eletto.

Al di là della reazione a caldo e della delusione dei singoli, resta il silenzio assordante del Pd sull’esito del voto e la necessità di un colpo di reni e uno scatto d'orgoglio di un partito che deve ricostruirsi dalle fondamenta.






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