VITERBO – Ubriaco e senza patente, non si ferma al posto di blocco dei carabinieri, che sono costretti ad inseguirlo. Una piccola corsa con l’auto di ordinanza fino a raggiungere il furgoncino bianco guidato da B.A., un ragazzo africano senza permesso di soggiorno, che alla vista delle divise tenta anche la fuga a piedi.
''Avrà fatto 50 metri di corsa, poi date le sue condizioni, è inciampato nei sassi e caduto. Si è sbucciato le ginocchia, i gomiti e le braccia. Ma aveva comunque la forza di minacciarci e aggredirci’’. A raccontare quelle scene da film d’azione, uno dei carabinieri in servizio la notte del 5 dicembre 2013 a Valle Faul.
''Voi non sapete chi sono io, io vi faccio passare un brutto quarto d’ora, bastardi, che volete solo i miei soldi. Io vi vengo a cercare a casa’’. Avrebbe urlato il ragazzo ai due uomini dell’arma. Oggi a processo, deve rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, ma non di lesioni, nonostante abbia aggredito i due carabinieri.
''Abbiamo chiamato il 118, ma per lui – ha sottolineato l’uomo - si era fatto male nel cadere durante la fuga. Sono stati gli stessi soccorritori a fargli le analisi del sangue e a procedere con l’alcol test. Aveva sicuramente un tasso alcolemico ben sopra il limite consentito’’.
Si tornerà in aula il prossimo 15 febbraio per la discussione e, quindi, la sentenza.