ANNO 14 n° 110
Viterbo omaggia Le Corbusier
Parte domani la rassegna di appuntamenti della biblioteca consorziale dedicati all'architettura
11/03/2016 - 15:32

VITERBO - Monsieur visionnaire Le Corbusier, il più grande architetto del novecento, è il primo protagonista del nuovo ciclo di incontri della biblioteca consorziale dedicato all'architettura e alle nuove concezioni della città contemporanea. Sabato 12, ore 17.30 all'interno della sala conferenze Vincenzo Cardarelli. Conduce Marida Talamona, architetto e membro della Fondation Le Corbusier.

Apre, infatti, domani la rassegna di appuntamenti dedicati all'architettura, gli spazi pubblici e le nuove visioni sulle città. Molto atteso l'incontro con Marida Talamona che accompagnerà il pubblico in un viaggio alla riscoperta del genio visionario di Le Corbusier, visto in una prospettiva nuova e inedita per molti. 

Le Corbusier e l'Italia: un rapporto di formazione, viaggi e ricerca appassionata durato una vita intera, come testimoniano disegni, progetti, e dipinti che sono stati allestiti in occasione di una omonima mostra (curata proprio da Marida Talamona) tenutasi tra l'ottobre del 2012 e il febbraio del 2013 negli spazi del Maxxi di Roma.

Direttore del master europeo in storia dell'architettura e associate fellow dell'Italian Academy for Advanced Studies alla Columbia University di New York, Marida Talamona si occupa anche di architettura del XX secolo in Europa e nelle Americhe, dell'architettura coloniale italiana, delle opere e delle figure del Mediterraneo. 

Attraverso il suo libro ''L'Italia di Le Corbusier'', pubblicato da Electa, la Talamona ha descritto i viaggi di formazione e successivamente i contatti personali che Le Corbusier ha intrattenuto con molti esponenti della cultura italiana contemporanea, mettendo in luce come il genio francese abbia definito molto del suo modo di intendere l'architettura, l'urbanistica, la città e l'uomo moderno nel belpaese. Un binomio, quello tra l'Italia e Le Corbusier, tanto inscindibile quanto poco esplorato fino ad ora, che permette di rileggere le sue opere e la sua vita con una prospettiva diversa e molto più ricca.






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