ANNO 14 n° 89
''Viterbo diventi cittą friendly per pellegrini''
Il progetto di ''Via Francigena in Tuscia'' che attende l'arrivo dell'atleta paralimpico Andrea Devicenzi
24/08/2019 - 07:06

VITERBO - Gli oltre 18.000 pellegrini che, nel 2018, hanno ritirato a Roma il Testimonium, che attesta la percorrenza degli ultimi 100 km della via Francigena (Viterbo-Roma), sono la prova di un movimento silenzioso ma continuo che si è snodato per le strade della Tuscia.

Quest'anno però, la Prof.ssa Alessandra Croci insieme a Via Francigena in Tuscia - Viterbo, l'associazione che presiede, ha proposto alla città di Viterbo la creazione di una rete di servizi ed accoglienza che permetta al 'pellegrino' di passaggio in città, di fruire delle bellezze storiche ed artistiche che la città dei Papi offre. Il coinvolgimento dell'ANCE (Associazione dei Costruttori Edili di Viterbo), dell'Amministrazione Comunale della città di Viterbo, degli oltre 40 esercizi commerciali dalle svariate attività che vanno dall'accoglienza alla ristorazione, alla collaborazione con il C.A.I. di Viterbo, il Rotary , la BCC Roma, la Fondazione 'Caffeina', il 'Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa', ' Promotuscia' , 'Viterbo Sotterranea' ha permesso di rendere il progetto dell'ass. 'Via Francigena in Tuscia – Viterbo', uno strumento di reale beneficio.

''La sistemazione delle indicazioni stradali con la cartellonistica adeguata, la segnalazione di luoghi d'interesse, la distribuzione dei timbri per le credenziali , le mappe in lingua inglese ed italiana della nostra città, sono solo alcune delle iniziative che dalle terme del 'Bagnaccio' fino a Porta Faul, passando per il centro storico di Viterbo, rendono il nostro pellegrino sempre più integrato e meno estraneo - ha dichiarato la Prof.ssa Croci -. Questa rete d'accoglienza, nata solo da qualche mese, può già monitorare il flusso silenzioso che attraversa la nostra città. Un numero che si aggira intorno al migliaio di presenze, ma è un dato che sarà completo solo quando si potranno incrociare i numeri registrati da tutte le strutture del territorio''

''Rendere Viterbo una città ''friendly'' per i pellegrini è l'obiettivo più ambizioso che tutto questo territorio deve porsi - ha proseguito nel dire la presidente dell'Associazione Via Francigena in Tuscia Viterbo -, segnali che vanno in questo senso, si stanno moltiplicando con il passare dei giorni e, la nostra città da luogo di passaggio sta divenendo 'tappa' di sosta con relativo pernottamento. La vicinanza di Roma, con il km. 100 fissato a San Pellegrino, richiama attenzioni anche dal punto di vista mediatico: il passaggio di Jack Jasselli, ad esempio, è stato seguito dalle telecamere di Real Time ed accompagnato dai bambini dell'Istituto comprensivo Fantappiè; il pellegrino Giampaolo Fattori, che ha impiegato 70 giorni per percorrere la tratta da Canterbury a Roma e che ha messo la sua firma sulla pietra del pellegrino, ma non solo. Stiamo infatti preparando una degna accoglienza per Giovanno Firpo e per l'atleta paralimpico Andrea Devicenzi che lasceranno il loro segno nella storia di Viterbo quando arriveranno qui a novembre dopo il loro lungo viaggio partito ancora una volta da Canterbury''.






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